NAPOLITANO, NON CREARE INSTABILITÀ di Francesco Paro

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    In seguito alle tensioni politiche verificatesi negli ultimi giorni, anche all’interno del Pd, il Capo dello Stato Giorgio Napolitano ha consigliato di non creare instabilità parlando di voto anticipato o scissioni. Durante il saluto per gli auguri natalizi ha espresso la sua preoccupazione per il clima sociale e la mancanza di dialogo nel Paese. No al voto anticipato. “Non possiamo essere ancora il Paese attraversato da discussioni che chiamerei ipotetiche: se, e quando e come si possa o si voglia puntare su elezioni anticipate, o se soffino venti di scissione in questa o quella formazione politica, magari nello stesso partito di maggioranza relativa”, sottolinea il presidente della Repubblica. E’ solo tempo e inchiostro che si sottrae all’affrontare i problemi reali, afferma Napolitano rimarcando come, dallo spettro dell’instabilità “il danno può essere grave”. Il governo ha annunciato una non breve serie di azioni di cambiamento, un tasso di volontà riformatrice che ha riscosso riconoscimenti e aperture di credito sul piano internazionale. Si è messo in atto un processo di cambiamento. Non si attenti alla continuità del nuovo corso”. Situazione economica e sociale critica. Napolitano ha sottolineato la difficoltà delle prove che il sistema Italia e la democrazia devono affrontare sul piano economico, del pil e della disoccupazione.Ma una delle preoccupazioni principali, afferma il Capo dello Stato, è il clima che si respira nella società italiana: “C’è  un malessere diffuso tra le famiglie e i lavoratori: tensione, volontà di agire, impulso alla protesta e rassegnazione”. Inoltre ha chiesto ai sindacati il rispetto delle prerogative delle decisioni del governo e del Parlamento. Procedere senza fermarsi sulle riforme. Il Presidente della Repubblica si è espresso poi nei confronti del Parlamento, invitato ad agire con la massima serietà, passando sempre più dalle parole ai fatti senza interrompere le riforme: “Quello messo in campo sulle riforme è un programma vasto, ma che ha dato il senso di quale cambiamento fosse divenuto indispensabile e non più eludibile”.No a ostruzionismo sulle riforme. Ha inoltre lanciato un appello volto a far rispettare la coerenza delle riforme in gestazione, anche quella elettorale: “E’ un dovere di onestà politica e di serietà. Non si dica che c’è precipitazione sulle riforme, che si procede troppo in fretta” – ha detto Napolitano – evidenziando il ritorno su questioni di riforma individuate da decenni: “ Il superamento del bicameralismo perfetto non è un tic da cultori”. Ha messo in risalto la  lotta alla corruzione: “E’ essenziale colpire i soggetti politici coinvolti negli scandali di corruzione. Bisogna colpire i bersagli giusti negli intrecci con la criminalità. C’è forte priorità per misure serene e scelte operative contro il mostro della corruzione e la piaga del malaffare”.