NEL NUOVO LIBRO DI DE BORTOLI UN PASSAGGIO DEDICATO A BANCA ETRURIA, ACCENDE L’IRA DEI M5S CONTRO LA BOSCHI: ‘SE È VERO DEVE DIMETTERSI’. LEI REPLICA: ‘BASTA FANGO SU DI ME’

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    “La storia di Banca Etruria viene ciclicamente chiamata in ballo per alimentare polemiche. Vediamo di essere chiari:non ho mai chiesto all’ex Ad di Unicredit, Ghizzoni, né ad altri, di acquistare Banca Etruria. Ho incontrato Ghizzoni come tante altre personalità del mondo economico e del lavoro ma non ho mai avanzato una richiesta di questo genere. Sfido chiunque e ovunque a dimostrare il contrario”. Così, dalle sue pagine Facebook, la sottosegretaria alla presidenza del Consiglio, Maria Elena Boschi, rispondendo alle accuse mossegli dal Movimento 5 Stelle, che prendendo spunto dalle anticipazione pubblicate dall’ Huffington Post sul nuovo libro di Ferruccio de Bortoli – ’Poteri forti (o quasi)’ – hanno invocato le sue immediate dimissioni. “Siccome sono stupita per questaennesima campagna di fango– scrive ancora la Boschi -stavolta ho affidato la pratica ai legali per tutelare il mio nome e il mio onore. Chi è in difficoltà per le falsità di Palermo o per i rifiuti di Roma non può pensare che basti attaccare su Arezzo per risolvere i propri problemi”, denuncia  la sottosegretaria alla presidenza del Consiglio, che non cita però i pentastellati. In un passaggio del libro di de Bortoli si legge infatti: “L’allora ministra delle Riforme, nel 2015, non ebbe problemi a rivolgersi direttamente all’amministratore delegato di Unicredit. Maria Elena Boschi chiese quindi a Federico Ghizzoni di valutare una possibile acquisizione di Banca Etruria”. Affermazioni che hanno mandato su tutte le furie il M5s che, dal blog di Grillo denunciano: “È gravissimo quanto scritto da Ferruccio de Bortoli nel suo ultimo libro. Se corrispondesse al vero, il sottosegretario Maria Elena Boschi dovrebbe immediatamente dimettersi”. Tra l’altro i grillini non escludono “possibili azioni sul fronte giudiziario. Il M5S lo ha sempre detto: sul dossier banche e risparmio i conflitti di interessi in seno al governo Renzi hanno minato la sua capacità di intervenire in modo equo e corretto. Adesso – si legge ancora sul blog di Beppe Grillo – la storia delle pressioni sull’ex amministratore delegato Unicredit Federico Ghizzoni, da parte dell’allora ministra per i Rapporti con il Parlamento, affinché Piazza Gae Aulenti salvasse Etruria, la banca di papà Pier Luigi, è la scossa che abbatte un castello di bugie cui non abbiamo mai creduto”. Immediatamente, fonti vicine alla banca hanno affermato che Unicredit non ha subito mai pressionipolitiche per esaminare dossier di altre banche, come ad esempio Banca Etruria. Ma ormai la miccia è accesa, ed intervenendo a ‘Di Martedì’ su La7, Luigi Di Maio ha dichiarato che “Unicredit smentisce pressioni da parte di Maria Elena Boschi, ma vi sono cose su cui va fatta chiarezza. Altrimenti vadano a casa”.

    M.