NELLA GUERRA CONTRO ‘I CATTIVI’ DELL’IS’, MOLTI INNOCENTI DI SIRIA ED IRAQ HANNO PAGATO UN TRIBUTO ALTISSIMO: TRA MARZO ED APRILE I RAID HANNO ‘ERRONEAMENTE’ UCCISO 330 CIVILI

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    Per noi che ne apprendiamo dall’altra parte della luna, suona un po’ come accadeva nei cinema fra gli indiani ed i cowboy o i nazisti contro gli alleati. Ma la guerra che sta infiammando ormai da troppo tempo le martoriate terre della Siria, non è la trama di un film. Qui infatti, complici le oscure trame degli interessi internazionali, è complicato persino distinguere fra i buoni ed i cattivi. Su una cosa però siamo ormai tutti d’accordo: nessuno può negare la ferocia e l’arroganza del sedicente Stato Islamico, contro il quale chiunque si schieri non può che accattivare le nostre simpatie ed il plauso ‘planetario’. E dunque quando giunge notizia di un raid ai danni dei miliziani jihadisti, in molti esultiamo nella speranza che la fine di tale follia sia vicina. Ma purtroppo non si tiene conto che, come appunto dicevamo, non sono scene di un film, ma la controversa realtà ‘guidata’ da esseri umani. E se è vero che ‘sbagliare’ è umano, è altrettanto vero che spesso tali sbagli nascondono tragedie inenarrabili. Ed è duro apprendere che, tra marzo e aprile di quest’anno – inIraqeSiria – la coalizione anti-Is guidata dagli americani, si sia ‘erroneamente’ resa responsabile della morte di ben 332 civili. Cifre che fanno male, pensando soprattutto a quante creature innocenti hanno pagato con la vita questa terribile guerra ‘religiosa’. Come evidenzia un report diffuso dalla stessa coalizione, dal 2014 ad oggi ben 484 civili sono rimaste vittime di ‘errori balistici’. Un prezzo altissimo che paghiamo anche noi, scadendo ‘nel tifo’…

    M.