NELLA VICENDA ALITALIA PESANO GLI SBAGLI COMPIUTI SIA DA PARTE DI ETIHAD CHE DAL GOVERNO: SECONDO MONTEZEMOLO ‘MANTENERE I LIVELLI OCCUPAZIONE SARÀ UN PROBLEMA’

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    “I dipendenti si sono quasi auto-licenziati. Mantenere questi livelli di occupazione sarà un problema”, così, iniziando dall’esito del referendum interno ai lavoratori di Alitalia, intervistato da Giovanni Floris su La7, Luca Cordero di Montezemolo non sembra tracciare orizzonti rosei per il futuro della compagnia aerea.  Riguardo eventuali opportunità ‘esterne’ poi aggiunge che “Con Etihad il discorso è ancora aperto, vediamo. Spero che i commissari possano fare un buon lavoro, si taglieranno dei costi…”. Quindi, incalzato da Floris che gli chiede se ’potrebbero rientrare’, Montezemolo non esclude nulla: “Non lo so, vediamo”. Del resto Montezemolo ne è convinto: la ‘saga’ relativa ad Alitalia evidenzia molti errori commessi sia parte di Etihad che dal governo. L’ex presidente è stato il mediatore che ha consentito l’ingresso nella compagnia del socio degli Emirati e oggi dice: “Ahimé, sono stato il garante, alla luce di quanto è successo”. Nello specifico, raccogliendo in tre punti gli ‘sbagli’ su cui è incappata l’azienda guidata da James Hogan, dopo aver premesso che a sbagliare è stato anche il governo: “Il giorno dopo l’accordo si è detto ’il problema non c’è più’ e non si è affrontato il tema strategico del trasporto aereo”, Montezemolo ha aggiunto: “Non aver preteso dal governo e dal sindacato di prendere subito il toro per le corna; di aver portato in Italia alcuni dirigenti inadeguati; il più grave, di non essersi resi conto che il problema non era solo economico ma di modello di business”.

    M.