O IL GOVERNO PUO’ GOVERNARE O SI TORNA AL VOTO. POI SALVINI APRE AL PD MA ROSATO LO ’BRUCIA’

    “Credo poco ai governi tecnici e governi a tempo per fare una o due riforme. Una legge che preveda il premio di maggioranza? La farei domani mattina. Qualcuno non ha voluto il premio di coalizione. Avevamo già proposto il premio di maggioranza. Il Mattarellum avrebbe dato un esito più certo di queste elezioni. Si è scelto questo sistema di legge elettorale che è comunque meglio del proporzionale puro proposto dai 5Stelle, che avrebbe creato caos”. Un Salvini in forma e determinato, quello che incontra i giornalisti per fare il punto della situazione e, soprattutto, rimarcando un concetto: “O il governo può governare o la parola torna agli italiani”. Riguardo poi agli eventuali accordi con altre forze politiche, il numero del Carroccio afferma che “Io dialogo con tutti mi hanno chiesto di dialogare con tutti e dialogo con tutti: poi c’è un programma scelto dagli italiani quindi più che dialogare con Salvini bisognerà scegliere l’idea d’Italia”. E nella maleugurata ipotesi che si riesca a formare un governo? “Una cosa alla volta – ribatte Salvini – Sicuramente non si fanno pastrocchi”. Rispetto poi ad una possibile convergenza con i 5Stelle su Def e manovra, il segretario leghista ribadisce che “Non proporremo il reddito per chi sta a casa ma un reddito per chi crea e offre lavoro. Non siamo per l’assistenza, ma per la crescita. Il voto della Lega al Sud non è di assistenza né di clientela, ma di chi dice ’abbassa le tasse e fammi lavorare’. Non è della gente che chiede assistenza”. Poco prima, in tarda mattinata, uscendo dall’incontro con i parlamentari milanesi, ai cronisti che gli tenevano conto sui punti programmatici sui quali intende chiedere un sostegno, Salvini ha parlato di una manovra “alternativa, con meno tasse. Stiamo lavorando. Entro aprile, qualunque sia il governo, c’è una manovra economica da preparare”. Infine, “Leggo che Bruxelles vuole nuove tasse, noi presenteremo una manovra alternativa fondata sul contrario: meno tasse. E a Bruxelles saranno contenti perché tutti sono contenti se l’Italia cresce”. Infine Salvini ha riservato un pensiero anche ’altrove’: nel Pd spero siano a disposizione per dare una via d’uscita al Paese, a prescindere da chi uscirà dalle primarie. Se tutti dicono che al centro c’è il lavoro, su questo – ha assicurato – noi abbiamo una proposta concreta e realizzabile”. Ma ’l’appello’ non ha sortito le reazioni che il leghhista sperava giungessero anzi, Ettore Rosato ha replicato poco dopo: “Il nostro senso di responsabilità è stare all’opposizione. Il senso di responsabilità di chi ha vinto è quello di avanzare una proposta di governo. La Lega non si nasconda dietro a pretesti e costruisca le condizioni per un governo con chi ha i suoi stessi programmi e toni”.
    M.