Ok linea guida piano industriale Ama

    Sono state approvate le linee guida del piano industriale per Ama che prevedono 13 nuovi impianti. Dal compost alle “fabbriche dei materiali” al posto dei Tmb. E mentre dall’azienda Ama stessa si diffondono notizie di soddisfazione e si guarda alla ’autosufficienza’, dal Movimento Cinque Stella fanno sapere “Ora iter di verifica dall’amministrazione”
    Duneuq Ama vede approvate le linee guida del noto piano industriale che prevede 13 nuovi impianti. il Cda ha approvato oggi le direttive di quello che sarà il percorso industriale di Ama al fine di ristabilire un ciclo rifiuti della Capitale funzionale e ancor più efficace. Quello che in Ama si attendono è chiaramente l’autosufficienza impiantistica, così come del resto si legge in un comunicato stampa diffuso in queste ore in cui Ama si chiama in causa in direzione di un “miglioramento dei servizi e la creazione di valore a beneficio dei cittadini”.
    Il cuore del nuovo programma è proprio legato alla impiantistica. Il nuovo piano mira a azzerare possibilmente la dipendenza da terzi soggetti tramite la creazione di ben 13 nuovi impianti. Non si tratta di alcun inceneritore e nemmeno di una nuova discarica, ma di strutture dedite al riciclo e alla trasformazione del materiale. Tre impianti per il trattamento degli scarti organici da mutare in compost (uno oltre quelli di Casal Selce e Cesano), tre volti al trattamento di plastica e metalli, due per materiali sostitutivi dei TMB, e quattro per materiali particolari (RAEE, terre di spazzamento, materassi, pannolini) oltre a uno per la vetrificazione degli scarti di trattamento. 
    “Complessivamente questo nuovo sistema impiantistico dovrà poter trattare annualmente 880 mila tonnellate di rifiuti e materiali riciclabili. Si punta a intercettare quasi 500mila tonnellate in più di materiali da avviare a riciclo” dichiarano da Ama. “Nel processo, oltre al porta a porta, verrà innestato il programma per circa 1000 domus ecologiche”.