ORO PER ROBERTO GIACHETTI NELLA ‘TOP TEN 2016 DELLE PAROLACCE’ , IL SUO ‘HAI LA FACCIA COME IL ’CU…’ A SPERANZA SBARAGLIA TUTTI. ‘PREMIATI’ ANCHE RONALDO, MESSI E DUTERTE

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    Se il 2016 non gli ha riservato lo scranno capitolino, al quale ambiva, tuttavia il vice presidente della Camera e parlamentare Pd Roberto Giachetti, può consolarsi con il seguito e ‘prestigioso’ titolo che ogni anno premia la ‘Top Ten delle parolacce’. Ebbene, il podio dell’inedita classifica stilata dallo psicolinguista Vito Tartamella, che rileva i turpiloqui più rilevanti al mondo, per il 2016 premia il perentorio “hai la faccia come il culo”, con il quale all’Assemblea del Pd dello scorso 18 dicembre, Giachetti è sbottato nei riguardi di Roberto Speranza. Come anticipa l’Adnkronos, la motivazione che comparirà sul sito www.parolacce.org, recita “Giachetti vince l’oro per aver espresso la sua indignazione nei confronti del collega di partito Speranza. Una indignazione che viene da lontano”. La panoramica della top ten investe la socialità a 360 gradi e, a seguire, un campione sportivo del Real Madrid come Cristiano Ronaldo il quale, accanto ai tanti trofei vinti, allineerà anche quello conquistato ex aequo con Jorge Resurrecciòn Merodio (detto Koke dell’Atletico Madrid), per il ‘vivace’ botta e risposta al quale hanno dato vita nel memorabile derby del 21 novembre: “frocio”, “cornuto”. A conquistare il bronzo del trash 2016 a sorpresa è il quotidiano, “L’Arena” per il suo titolo del 31 agosto “Il braccio destro del Papa fa visita ai fedeli di Sega”. Sembra “uno degli strilli di ’Lercio’, il giornale satirico, e invece il titolo è proprio vero” commenta Tartamella. Ma non manca anche Lionel Messi il quale, in occasione di un’asta di beneficenza, lo scorso 30 marzo ha donato un paio delle sue scarpe davanti alle telecamere della tv egiziana MBC Masr. “Il suo gesto ha scatenato il finimondo – spiega lo psicolinguista – perché il campione non sa che in Egitto, ed in tutto il mondo arabo, mostrare le scarpe, e in particolare la suola, è un atto di grande disprezzo”. Ma lo psicolinguista svela subito anche il personaggio dell’anno: è il presidente delle Filippine, Felipe Duterte. “E’ il primo capo di Stato ad aver insultato senza reticenze le più importanti autorità del pianeta: da Ban Ki Moon all’Unione europea, fino al papa e all’ambasciatore degli Usa. Al suo confronto, Donald Trump è un dilettante” afferma lo psicolinguista. Ma è incontinenza verbale? “No -risponde secco l’esperto- è una strategia politica per stare sotto i riflettori, ribadire l’autonomia delle Filippine, strizzare l’occhio alla Cina e distrarre gli oppositori da altri problemi interni”. “Anche l’anno appena trascorso ci ha regalato molte chicche, sia in Italia che nel resto del mondo. E così, per il 9° anno consecutivo, ho preparato la classifica dei 10 casi più emblematici e divertenti di turpiloquio. Raccolti sia per il loro valore simbolico che per i loro effetti” chiarisce Tartamella, uno dei pochi studiosi al mondo di turpiloquio e parolacce e autore del saggio “Parolacce”. Ma anche il colosso Apple entra nella Top Ten delle Parolacce 2016, tradita dal cantonese che ha fatto ’scivolare’ la campagna pubblicitaria dell’iPhone 7 a Hong Kong verso una piega davvero particolare. Sette in cantonese, spiega Tartamella, “si pronuncia ’tsat’ che ha lo stesso suono nella lingua parlata a Hong Kong di un termine gergale che significa ’uccello’ nel senso di pene”. “L’assonanza -incalza lo psicolinquista- ha suscitato parecchia ilarità nel Paese, soprattutto su Facebook, come hanno riferito il Daily Mirror e Quartz”. Ma la Apple è in buona compagnia visto che “anche la Samsung è cascata su questo equivoco quando ha lanciato il ’Note 7’ che in cantonese suona: ’bastone del cazzo’”.