Papa: “Via gli affaristi dalla Chiesa”

    Papa: “Via gli affaristi dalla Chiesa”

    “Anche tra vescovi e sacerdoti ci sono arrampicatori attaccati ai soldi”

    “Nella Chiesa ci sono questi, che invece di servire, di pensare agli altri, di gettare le basi, si servono della Chiesa: gli arrampicatori, gli attaccati ai soldi. E quanti sacerdoti, vescovi abbiamo visto così. È triste dirlo, no?”, queste le parole di Papa Francesco di oggi, nell’omelia della messa a Santa Marta, in merito ai recenti scandali sulle spese pazze in Vaticano.  Nel condannare duramente questo atteggiamento, il Papa ha ricordato però i tanti sacerdoti e suore che in giro per il mondo portano avanti missioni di pace e si adoperano giorno dopo giorno, a volte anche a costo della vita,  al fine di evangelizzare e servire veramente la Chiesa.  Quindi ci sono “due immagini di cristiani, due immagini di preti, due immagini di suore: due immagini”

    “Quando la Chiesa è tiepida, chiusa in se stessa, anche affarista tante volte” non è “al servizio, bensì si serve degli altri”, ha aggiunto  il Papa invocando il Signore che ci dia “quel punto d’onore di andare sempre avanti, rinunciando alle proprie comodità tante volte e ci salvi dalle tentazioni, da quelle che in fondo sono tentazioni di una doppia vita: mi faccio vedere come ministro, cioè come quello che serve, ma in fondo mi servo degli altri”

    Quanto all’accusa di una sfrenata opulenza da parte di alcuni cardinali,  Bergoglio ricorda che:  “La Chiesa deve parlare con la verità e anche con la testimonianza: la testimonianza della povertà. Se un credente parla della povertà o dei senzatetto e conduce una vita da faraone: questo non si può fare”. Ha ricordato a tutti poi di come “i tesori della Chiesa” sono tesori dell’umanità: “Per esempio, se io domani dico che la Pietà di Michelangelo venga messa all’asta, non si può fare, perché non è proprietà della Chiesa. Sta in una chiesa, ma è dell’umanità”

    In merito alla scelta di vivere  a Santa Marta, il Papa rivendica con orgoglio questa decisione per stare in mezzo alla gente: “mi fa bene perché mi sento libero. Mangio nella sala pranzo dove mangiano tutti. E quando sono in anticipo mangio con i dipendenti. Trovo gente, la saluto e questo fa che la gabbia d’oro non sia tanto una gabbia. Ma mi manca la strada”.

     F.L