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    Parlamento, Pd chiede incontro a Terzo polo su nomine ma Richetti: “Basta giochini”

    (Adnkronos) – Dopo il pressing di Azione e Italia Viva sul Pd, continuano le fibrillazioni nell’opposizione alla vigilia del voto sulle nomine istituzionali per le vicepresidenze di Camera e Senato. 

    PD – Dal Pd Marco Meloni a nome dei Dem, fanno sapere fonti del Nazareno, ha chiesto un incontro ad Azione/Iv in vista delle nomine istituzionali che verranno votate domani. Al momento tuttavia non è stato fissato né un colloquio né un incontro, dicono le stesse fonti.  

    TERZO POLO – Ma il capogruppo alla Camera del Terzo polo, Matteo Richetti declina l’invito. “Ho ricevuto una telefonata da Marco Meloni per vederci domani. Io gli ho detto ‘benissimo, allora c’è la disponibilità a riconoscere al Terzo Polo una della 4 vicepresidenze tra Camera e Senato’ – spiega all’Adnkronos – . La risposta di Meloni è stata no…. Mi ha detto l’incontro serviva per parlare di altre nomine. Delle giunte, delle presidenze di commissioni… Io ho ripetuto che noi siamo pronti a votare il candidato del Pd, se loro votano il nostro e non quello dei 5 Stelle. Meloni ha detto che non sono disponibili. E allora perché tutta questa fretta di vederci domattina? Basta con questi giochini, basta con il campo largo. Se sono disponibili, noi ci mettiamo a sedere. Se ci dobbiamo vedere tanto per vederci, non capisco il senso della telefonata”.  

    M5S – Va invece dritto per la sua strada il Movimento 5 Stelle che, a quanto si apprende, metterà ai voti i nomi pentastellati per le vicepresidenze di Senato e Camera. A Palazzo Madama, dove è scontato che il Movimento spunti l’incarico, è data ormai per acquisita la designazione di Mariolina Castellone. Alla Camera invece i nomi in ballo sarebbero quelli dell’ex ministro Sergio Costa e della vicepresidente del Movimento, Alessandra Todde. Domani i deputati e i senatori M5S torneranno dunque a riunirsi. I 5 Stelle, più in generale, dovrebbero mettere ai voti tutti i componenti degli uffici di presidenza di Camera e Senato. Non è ancora chiaro, tuttavia, se il voto avverrà in assemblea o verrà espresso in altra modalità.