PAVIA, INVESTITORE DELLA CONSIGLIERA ELENA MADAMA ARRESTATO

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    E’ un moldavo di 27 anni la persona arrestata ieri dalla polizia, con l’accusa di aver guidato l’auto che la sera del 12 novembre scorso travolse e trascinò per alcune centinaia di metri in Strada Nuova (nel centro storico della città) Elena Madama, la 26enne consigliera comunale di Pavia. Radion Suvac è stato fermato in un parco di Piacenza, grazie ad un’operazione che ha visto impegnati gli agenti della squadra mobile di Pavia in collaborazione con lo Sco (Servizio centrale operativo) della Polizia di Stato. I dettagli dell’indagine (durata quasi sei mesi) sono stati forniti in una conferenza stampa. “Per i genitori di Elena e per tutta Pavia è la fine di un incubo”, ha sottolineato il procuratore capo Gustavo Cioppa che ha coordinato le indagini. Radion Suvac è indagato per tentato omicidio, rapina impropria e ricettazione. Insieme a lui sull’auto che ha investito Elena c’era un ragazzo russo di 18 anni, che è stato identificato ed è attualmente ricercato. Secondo la ricostruzione effettuata dagli inquirenti, la sera del 12 novembre Elena uscì dall’ufficio dove era praticante legale e percorse a piedi alcuni metri in Strada Nuova sino all’incrocio con Piazza Guicciardi. Qui la giovane consigliera comunale notò la Opel Insigna bianca (rubata nel Milanese) con due persone a bordo che avevano appena sottratto un navigatore satellitare da un’altra vettura. Gli accertamenti condotti dagli investigatori hanno permesso di stabilire che alla guida della Opel Insigna c’era Radion Suvac e accanto a lui il russo di 18 anni. Per la polizia Suvac investì deliberatamente Elena Madama, prima in retromarcia e poi travolgendola e trascinandola per oltre 500 metri durante la fuga in Strada Nuova. Arrivati quasi all’altezza del Ponte Coperto, i due scesero dall’auto (dalla quale si era sganciato il corpo di Elena) e fuggirono a piedi, raggiungendo la stazione ferroviaria per salire sul primo treno. In questi mesi Radion Suvac è stato in Moldavia, Russia, Francia e in altri Paesi europei: un movimento continuo non per fuggire agli inquirenti, ma legato al suo coinvolgimento nel traffico internazionale di navigatori satellitari e altri accessori di auto rubati (sull’auto che ha investito Elena Madama ne sono stati trovati una dozzina). Una volta rientrato in Italia, ha raggiunto Piacenza dove è stato identificato e arrestato dalla polizia. Elena Madama, dopo essere stata sottoposta a diversi interventi chirurgici, da Natale è ricoverata per la riabilitazione.