PENSIONI – Il PACCHETTO DI PROPOSTE PRESENTATO DALL’INPS AL GOVERNO. BOERI: ’UN PIANO PER RIDURRE LA POVERTA’’

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    ’Non per cassa, ma per equità’, è il titolo di un documento-proposta di 16 punti. che l’Inps, attrverso il presidente Tito Boeri, ha consegnato al Governo, anche in virtù delle ‘contrapposte visioni rispetto al nodo delle pensioni. In poche parole il tutto ruoterebbe intorno al sostegno agli over 55 in difficoltà, il ricalcolo dei vitalizi, l’uscita flessibile, e nuove regole per i dirigenti sindacali. Una proposta aperta, in divenire, che secondo l’Inps non intaccherebbe la tenuta dei conti pubblici in quanto concorrerebbe alla riduzione del debito pubblico. Ma entriamo nei particolari. Con il sostegno per gli over 55 in povertà, si punta ad abbattere del 50% l’indigenza per quanti, oltrepassati i 55 anni non hanno ancora maturato i requisiti per la pensione. Poi. Con l’uscita flessibile, accrescerebbe la possibilità di poter scegliere la data in cui percepire pensione, imponendo equiparazioni di trattamenti fra chi ottiene la pensione prima e chi la ottiene dopo; questo contribuisce ad aumentare il benessere delle famiglie e a rendere più efficiente la gestione del personale da parte delle imprese, facilitando la ristrutturazione dell’industria italiana. Per l’uscita flessibile potranno essere mitigate nel caso in cui si decidesse di ampliare il disavanzo iniziale, tenendo conto che questo sarà compensato da minori disavanzi futuri. Quindi, quella definita l’assistenza ‘ai ricchi’: persistono costi limitati a carico di circa 230mila famiglie ad alto reddito (appartenenti perlopiù al 10% della popolazione con redditi più alti), che soffrono la riduzione dei trasferimenti assistenziali loro destinati, causa una cattiva selettività degli strumenti esistenti. Tra i circa 250mila dei probabili perdenti percettori di pensioni elevate, legate in gran parte all’appartenenza a gestioni speciali, e non giustificate dai contributi versati durante l’intero arco della vita lavorativa, oltre che più di 4mila percettori di vitalizi per cariche elettive. Idee anche per quello definito ‘Turnover della PA’: volto al liberare dei posti per nuove competenze. Oltre che a semplificare il sistema, mette in discussione le penalizzazioni in essere per lavoratori che hanno carriere fra il pubblico e il privato oltre che fra gestioni diverse. Infine, la ‘lunga anzianità contributiva’. Destinata a quanti hanno iniziato l’avventura lavorativa mopo i 18 anni, che decidessero di accedere a pensioni anticipate, si vedrebbero applicare una riduzione di queste prestazioni che può arrivare fino al 10%. Una proposta che investe 30mila persone all’anno e in via di riduzione. Un pacchetto pensato per “ridurre la povertà”, come ha assicurato il presidente dell’Inps Tito Boeri.

    T.