POMEZIA, RIQUALIFICAZIONE EX FEAL: FUCCI CHIEDE INTERVENTO A PROCURA

    Pubblichiamo di seguito le dichiarazioni dell’amministrazione comunale di Pomezia in merito alla riqualificazione dell’Ex Feal; affermazioni, quelle dei politici pometini, che evidenziano la necessità di un intervento della Procura. Come annunciato all’assemblea pubblica del 28 agosto scorso, il Sindaco Fucci e la sua squadra stanno effettuando alcune verifiche su diversi procedimenti urbanistici in atto. “Da questo lavoro di monitoraggio e controllo – dichiara l’Assessore Veronica Filippone –  stanno venendo fuori diverse anomalie. In particolare, a seguito di un ricorso al TAR del Lazio contro il Comune di Pomezia  presentato da due cittadini, abbiamo posto l’attenzione sul progetto di “riqualificazione urbanistica dell’area industriale dismessa Ex Feal”, area compresa tra via Motomeccanica e via del Mare. Il progetto prevede la realizzazione di un insediamento di circa 130mila mc, di cui 120mila a destinazione residenziale, il che significa un aumento di 1.500 abitanti, con un impatto rilevante sulla viabilità locale – già fortemente provata in quella zona – e, in generale, sui servizi pubblici del territorio”. 

    “Da un  primo esame della documentazione – spiega Filippone – è stato appurato che l’ASL RomaH ha espresso parere negativo sul progetto (agosto 2011, ndr) date le molteplici industrie con attività di stoccaggio di rifiuti pericolosi che operano nella zona e che potrebbero provocare effetti devastanti sulla salute pubblica. A questo si aggiunge la cessione al Comune di Pomezia, e quindi ai cittadini, di un’area destinata a “verde pubblico” su cui, solo fino a pochi mesi fa, venivano trattati rifiuti tossici, le cui tracce, inevitabilmente, non possono che rimanere nel terreno interessato, violando le procedure di bonifica territoriale. Ma non è tutto. L’ex dirigente all’Urbanistica arch. Ferrazzano non ha ritenuto necessaria la Valutazione Ambientale Strategica (VAS), atto invece indispensabile e obbligatorio per tutti i programmi e piani che possono avere significativi impatti sull’ambiente e sul patrimonio culturale (art. 6 D. L.vo 152/2006, ndr). Appare indubbio che tutti i controlli e le valutazioni di rito non sono state eseguite dalle autorità interessate. Proprio per questo abbiamo posto la questione all’attenzione della Regione Lazio e della Soprintendenza per i beni archeologici, architettonici e paesaggistici”. 

    “A tutela della salute pubblica e del territorio – conclude il Sindaco Fucci – abbiamo già avviato verifiche sui provvedimenti urbanistici adottati negli anni passati. Rispetto al piano di riqualificazione Ex Feal, avendo ravvisato diverse anomalie, ho ritenuto opportuno informare la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Velletri per accertare le responsabilità”.