Home POLITICA ESTERI Primarie democratiche USA 2020: un’analisi del voto in New Hampshire

Primarie democratiche USA 2020: un’analisi del voto in New Hampshire

I candidati democratici che inseguono la nomination alle elezioni presidenziali di novembre hanno lasciato il New Hampshire alle spalle. Direzione Nevada, dove sabato prossimo si terranno i tradizionali caucus.

Dopo la vittoria in New Hampshire Bernie Sanders è il nuovo front runner da battere, ma è Pete Buttigieg ad avere sulla carta un delegato in più (22, Sanders 21). Amy Klobuchar è la vera outsider di queste primarie, complice un sorprendente 19% nel Granite State. Falsa partenza per Elizabeth Warren, costretta adesso a fare i conti con numeri e percentuali molto al di sotto delle aspettative. Malissimo Joe Biden, favorito iniziale, costretto a giocarsi il tutto per tutto già in Nevada e South Carolina, Stati in cui è ancora dato in testa ai sondaggi grazie al sostegno della minoranza ispanica e di quella afroamericana. E Michael Bloomberg ancora non è sceso in campo.

Sono le primarie più divisive di sempre. Andrew Yang, Michael Bennett, e Deval Patrick hanno annunciato il ritiro, ma il parterre di candidati è ancora molto affollato. Dalla convention di luglio dovrà uscire un democratico capace di battere Donald Trump, rinforzato nell’ultimo mese dall’assoluzione dall’impeachment e dalla mancanza di una figura aggregante nel partito dell’asinello.

In questa situazione di incertezza è interessante vedere come hanno votato gli elettori in New Hampshire.

Secondo uno studio di YouTrend Sanders è il più votato tra gli uomini, Buttigieg tra le donne. Sanders, nonostante sia il candidato più anziano (classe 1941), piace molto tra i giovani, che in New Hampshire l’hanno votato in massa. Il giovane Major Pete (38 anni) e Klobuchar (59) hanno raccolto invece più consensi dai quarantacinque anni in su. Chi ha un titolo di studio più alto ha scelto la Klobuchar, i non laureati Sanders. Buttigieg ha preso voti indistintamente da una e dall’altra parte.

Ci sono state differenze anche in base alla ricchezza dei votanti: persone con reddito più alto hanno premiato Buttigieg e Klobuchar, l’ala moderata del partito. Chi ha meno soldi ha votato, ça va sans dire, il compagno Bernie.

Gli indecisi sono stati attratti da Buttigieg e Klobuchar, ritenuti potenzialmente più idonei a battere Donald Trump il prossimo 3 novembre. Un aspetto da non sottovalutare nella corsa alla Casa Bianca.

Mario Bonito