Home ATTUALITÀ Primarie Roma, Gualtieri: “Inizio di un riscatto per la città”

    Primarie Roma, Gualtieri: “Inizio di un riscatto per la città”

    “Siamo contenti che ci siano le primarie dopo questo momento di difficoltà, di restrizioni e siamo fiduciosi ci saranno decine di migliaia di romani che andranno a votare e sarà il segnale dell’inizio di un riscatto della città”. Lo ha detto Roberto Gualtieri, candidato sindaco di Roma, ospite a Omnibus, evidenziando che “Roma in queste condizioni è uno scandalo assoluto, ma ci sono tutte le condizioni perché non solo torni a funzionare ma anche perché si metta alla guida di questa fase di rilancio del Paese”. “Abbiamo perso soldi per le metropolitane perché questa amministrazione non ha presentato progetti e i soldi sono andati ad altre città. Ci sono moltissime risorse dal Recovery ma il sindaco deve essere in grado di parlare col governo”, sostiene. 

    Gualtieri sottolinea poi che “il centrodestra è forte, siamo testa a testa nel primo turno e verosimilmente ci scontreremo al ballottaggio, nonostante la destra abbia fatto molto male a questa città. Michetti appare persona mite, sono contento abbia dismesso i panni del tribuno no-vax che indossava fino a pochi giorni fa. Sono preoccupato di chi l’ha candidato, la Lega di Matteo Salvini, il partito che ha fatto del contrasto a Roma la sua identità politica e che oggi si candida a governarla”. 

    “C’è un mondo al quale questa amministrazione aveva fatto delle promesse, mai mantenute. La Regione sta facendo una supplenza straordinaria, andando a completare i piani di zona, le opere di urbanizzazione spesso primaria, perché in alcune periferie ci sono addirittura case in strade senza marciapiedi né illuminazione. Poi ci sono opere di risanamento già finanziate, a questa parte importantissima della città non sono state mantenute promesse mirabolanti mentre si fa guerra alle associazioni che si danno da fare per il decoro. In sostanza in questa campagna elettorale ci sono tre avversari di centrodestra”, ha sottolineato ancora il candidato dem. 

    RACCOLTA DIFFERENZIATA, PORTA A PORTA E IMPIANTI 

    Per Gualtieri “quello dei rifiuti è una emergenza, come dice Zingaretti uno schifo che deve finire. Noi seguiamo il piano della Regione, bisogna portare la raccolta differenziata al 70%, fare la raccolta porta a porta e costruire gli impianti di smaltimento e trattamento dei rifiuti che a Roma in questi anni non sono stati incomprensibilmente costruiti, visto che creano energia pulita dai rifiuti. Noi facciamo pagare ai romani la Tari più alta dai romani per portare i rifiuti in altri paesi che ci fanno energia. Se si costruiscono gli impianti e si porta la differenziata su si possono utilizzare i soldi per avere una raccolta più efficiente”. 

    EMERGENZA CASA E OCCUPAZIONI 

    Parlando dell’emergenza casa, Gualtieri afferma che “quello a SpinTime è uno dei confronti che sono stati organizzati, ma un sindaco non può voltarsi dall’altra parte quando ci sono dei problemi e il problema che c’è in questa città e che l’attuale amministrazione ha esacerbato è che c’é una emergenza casa e una emergenza occupazioni. In questi anni la politica per la casa è stata tenuta ferma, ci sono 55mila famiglie tra difficoltà e precarietà abitativa, 11mila persone in graduatoria che non scorre per avere casa”. “Non è stato fatto nulla – incalza il candidato dem – compreso i soldi che abbiamo dato noi dal governo durante il Covid per affrontare questa emergenza e contemporanemente ci sono occupazioni che sono spesso sono casi criminali che vanno contrastati con fermezza, un problema che la Raggi non è stata in grado di superare e risolvere. In quel posto (nel palazzo occupato di SpinTime, ndr) ci sono centinaia di persone, di bambini e infatti non sono stati sgomberati perché non si può. Il nostro piano è un grande piano per il diritto all’abitare, la legalità e l’equità col quale dobbiamo reperire alloggi per l’edilizia sociale. Il diritto alla proprietà deve poter essere esercitato pienamente ma se in contrasto con il diritto alla casa avviene che gli sgomberi non si possono fare. Lì è andato l’elemosiniere del Papa e la Raggi non l’ha sgomberato”. 

    “Abbiamo proposto un piano di sgomberi da casa a casa, per trovare soluzioni concrete – continua Gualtieri – A Roma ci sono centinaia di edifici abbandonati che cadono a pezzi e poi c’é una totale assenza di spazi educativi, sociali, di aggregazione. I beni comuni vanno utilizzati saggiamente, a sostegno di una città che si prende cura degli abitanti e dà servizi”.