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Protesta tassisti, Boccalini (Taxiblu 02.4040): “Il silenzio della politica spaventa, c’è bisogno di chiarezza”

Come è ormai noto, da diverse settimane i tassisti italiani continuano a protestare contro il governo il quale, approvando il Dl Concorrenza, ha di fatto anche dato spazio all’Articolo 10 che, motivo della protesta, in qualche modo ‘liberizza’ le concessioni, creando così grossi problemi ad un sistema ormai regolamentato da anni, secondo precise esigenze professionali.

Fra i più battaglieri, è venuto più volte nella Capitale per urlare il suo dissenso, Emilio Boccalini, vice presidente di Taxiblu 02.4040 (il più grande Radiotaxi di Milano) il quale, ancora oggi ha tenuto a ricordare che “A distanza di una settimana dalle prime indiscrezioni sugli Uber files e a quattro giorni dalla pubblicazione sull’ Espresso di tutta la documentazione che riguarda questa inchiesta in Italia, il silenzio assordante della politica è veramente devastante. In altri paesi probabilmente più democratici e più attenti e sensibili a questo tipo di tematiche, come la Francia, dove stanno già pensando a una commissione d’ inchiesta per chiarire quanto emerso dall’ inchiesta giornalistica internazionale. Qui da noi invece, ripeto, nulla sembra muoversi”.

Boccalini (Taxiblu 02.4040): ”La nostra è una battaglia di civiltà per la democrazia che riguarda tutte le persone”

Dunque, prosegue Boccalini, “Fare chiarezza sul tema non è solo una necessità per i taxi ma è una battaglia di civiltà per la democrazia che riguarda tutte le persone. Perché come sembra emergere dall’ inchiesta i metodi con le quali le multinazionali avrebbero svolto attività di lobbying per interferire sul Decreto concorrenza sono i medesimi che utilizzerebbero per raggiungere i loro scopi su tanti altri fronti. Dalla gestione dell’acqua a quelle delle telecomunicazioni. Fare chiarezza conclude quindi il rappresentante dei tassisti milanesiè un diritto non solo per noi, ma per tutti i cittadini e un dovere dello Stato per fugare ogni dubbio sul fatto che le scelte politiche in questo Paese non vengano mediate e indirizzate dall’economia, dalle multinazionali e dai colossi dei vari settori.

Max