PUBBLICO IMPIEGO – ‘QUALCOSA SI MUOVE’ INTORNO AL TAVOLO CHE VEDE IL MINISTRO MADIA CONTRAPPOSTO ALLA ‘TRIPLICE’ SINDACALE: INTANTO CONFERMATO L’AUMENTO DI 85 EURO

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    Al momento è una sorta di ‘fumatina bianca’ quella che, nell’ambito del rinnovo del contratto per i dipendenti pubblici (parliamo di circa 3 milioni di lavoratori), sovrasta il confronto tra il ministro della pubblica amministrazioneMarianna Madiae le categorie sindacali di Cgil Cisl e Uil, protagonista al ministero della Funzione pubblica. Ad animare gli umori dei sindacati i ventilati aumenti di 85 euro che il governo intende medi e non minimi e il bonus fiscale di 80 euro ma, di contro, la ‘triplice’ Cgil Cisl Uil non accetta che l’aumento contrattuale possa far decadere il bonus per lo sforamento del tetto di reddito per chi già ne usufruisce. Nello specifico, il bonus fiscale degli ottanta euro riguarderebbe 800mila lavoratori (250mila solo nella scuola). Ma si tratta di una questione che investe anche i contratti del settore privato. Nel nuovo contratto dei metalmeccanici ad esempio, è stato risolto con l’introduzione di un welfare contrattuale che agirà in caso di scostamento. Intanto il protocollo sui contratti pubblici varrà per tutti i comparti pubblici: almeno questa è la condivisione unanime di ambo le parti: il governo avrebbe dunque accettato la richiesta dei sindacati che chiedevano lamodifica delle regole anche peril comparto dellascuola. Da segnalare inoltre tra le novità all’interno dellabozza di intesa in discussione, l’idea di incentivare le presenze nel pubblico impiego con misure contrattuali. “Le parti, per ciascun livello istituzionale – si legge – e tenendo conto delle specificità di ciascuna amministrazione e dei macro obiettivi da esse fissati per il miglioramento della qualità dei servizi per i cittadini, si impegnano ad individuare, con cadenza annuale, criteri e indicatori al fine di misurare l’efficacia delle prestazioni delle amministrazioni e la loro produttività collettiva con misure contrattuali che incentivino più elevati tassi medi di presenza”. Tornando al rinnovo dei contratti del pubblico impiego, l’aumento di 85 euro proposto dal governo s’intenderebbe al salario lordo e non potrebbe essere un target minimo, in quanto l’esecutivo – come avrebbe riferito oggi il ministro madia –  punta a impegnarsi su un obiettivo chiaro, ovvero quella di 85 euro di aumento medio e non può essere più alto. Tuttavia, ‘rumors’ interni alla ‘triplice’ parlano anche di un pacchetto di850 milioni di euroche sarebbe previsto per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego nel 2017 dal fondo, annoverato nell’attuale manovra finanziaria di circa 1,750 miliardi. Previsto uno spacchettamento del fondo che stanzia850-900 milioni per le forze dell’ordinedi cui 480 milioni per la proroga degli 80 euro, 100/170 milioni per leassunzionie 40 milioni per la Forestale oltre a 250 milioni per il riordino delle carriere.

    M.