Renzi contrario a Zingaretti: ’’Non può guidare il Pd. Ambiguo sul M5S’’

    Matteo Renzi si espone apertamente e boccia la candidatura del governatore del Lazio, Nicola Zingaretti. Una posizione dura quella dell’ex premier, intervistato da Otto e mezzo da Lilly Gruber: Nicola Zingaretti sarebbe – secondo la visione di Renzi – troppo ambiguo verso i grillini e quindi affidabile come candidato segretario del Pd. “Per me il punto fondamentale – ha detto Renzi – è dire con chiarezza che noi non possiamo fare un accordo con chi mette in discussione i vaccini. Dopo di che se vincerà, io lo rispetterò”. Smentita in toto la sua partecipazione alla corsa congressuale: “l mio ciclo alla guida del Pd si è chiuso. Io farò altro, a cominciare dalla prossima Leopolda. – dice – Il congresso è già iniziato, ho votato nella fase dei circoli e voterò alla segreteria Toscana, Simona Bonafè. Ce ne sono tante di donne che possono fare le segretarie”.
    L’attacco arriva però anche a Pier Luigi Bersani e Leu: “Bersani, Leu e la sinistra hanno fatto la guerra al Matteo sbagliato. – dice – Spero che capiscano che aver fatto la guerra a me ha portato la sinistra radicale a non contare più niente”.

    Durissime poi le parole dell’ex segretario nei confronti di Luigi Di Maio e del governo Il vicepremier, che – secondo Renzi – “Non è degno di assolvere la funzione di ministro con disciplina e onore come prescrive la Costituzione”. Perchè – continua Renzi – “non sa di cosa si parla quando si parla di lavoro. Io gli riconosco il diritto di cambiare il jobs act, se vuole. Ha vinto le elezioni. Quello che mi sconvolge non è solo l’inciviltà nel dare dell’assassino all’avversario politico, ma di parlare di assassini quando si parla di riforma del lavoro. Forse ignora che ci sono stati docenti, giuristi uccisi dai brigatisti, dai terroristi e dagli anarco insurrezionalisti”.