Home ATTUALITÀ BREAKING NEWS Riforme, la Schlein: “Un confronto franco, ok alla stabilità ma il Presidente...

Riforme, la Schlein: “Un confronto franco, ok alla stabilità ma il Presidente non si tocca”. E rilancia presentando 6 proposte

Per noi questa discussione sulla riforma costituzionale non è una priorità del Paese. Le priorità sono quella del lavoro, della sanità pubblica, dell’attuazione del Pnrr, del clima, dei giovani, della casa“. Così Eddy Schlein, a capo delle delegazione dem, lasciando la Camera dopo i confronto con il governo sulle riforme costituzionali. Una posizione, quella della segretaria del Pd, in realtà prevedibile, visto l’iniziale ostracismo alla proposta del presidenzialismo, palesata sin dal giorni in cui la Meloni aveva messo in agenda l’incontro di oggi: “Non si tocca l’istituzione del Presidente della Repubblica – ha infatti ribadito – garanzia di stabilità anche nei momenti più difficili. In nessun modo siamo per ridimensionare la figura del presidente della Repubblica a favore di un uomo o una donna sola al comando“.

Riforme, la Schlein: “E’ stato un confronto franco. Se l’obiettivo è rafforzare l’efficienza delle istituzioni, la stabilità e la rappresentata noi non ci sottraiamo”

Riguardo al confronto tenuto con la premier ed i rappresentanti istituzionali, la Schlein ha riassunto cheE’ stato un confronto franco. Se l’obiettivo è rafforzare l’efficienza delle istituzioni, la stabilità e la rappresentata noi non ci sottraiamo. Esamineremo le proposte nel merito, senza pregiudizi. Su ciò che va nella direzione di migliorare, lo guarderemo con attenzione“.

Riforme, la Schlein: “Non crediamo si possa affrontare una discussione così rilevante e delicata sugli asseti istituzionali del Paese a compartimenti stagni”

Quindi, ha aggiunto la segretaria dem, “Non possiamo dire che fino a qui il confronto ci sia stato, questo non può essere relegato a questo aspetto mentre procedono con forzature sull’autonomia differenziata e la riforma degli enti locali. Non crediamo si possa affrontare una discussione così rilevante e delicata sugli asseti istituzionali del Paese a compartimenti stagni. Abbiamo posto questo tema con forza all’esecutivo“.

Riforme, di contro a quanto spiegato dalla Meloni, rivela la Schlein, il Pd ha avanzato sei precise proposte

La prima: “La riforma della legge elettorale, per ritrovare un rapporto di fiducia tra eletti ed elettori superando innanzitutto le liste bloccate“. La seconda:Il rafforzamento dei poteri del premier, guardando al modello tedesco con la sfiducia costruttiva che eviterebbe crisi al buio“. La terza: “La necessità di limitare la decretazione d’urgenza“. La quarta: “Il rafforzamento degli istituti referendari e delle leggi di iniziativa popolare su cui si dovrebbero prevedere l’obbligo di esame”.  La quinta: “Abbassare il quorum con l’introduzione della possibilità di firmare anche in digitale“. E, a chiudere, la sesta: che prevede “l’attuazione piena dell’art. 49 e una legge sul conflitto d’interessi“.

Max