RIFORME: RENZI CONVINCE IL DIRETTIVO SUL DDL BOSCHI MA NON LA MINORANZA. BERSANI GRANDE ASSENTE

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     Dunque alla fine Renzi ’ha portato a casa’ ciò che gli stava maggiormante a cuore: l’unanimità della direzione Pd, soprattutto sull’Art. 2 del ddl Boschi, dove, è sancità la non eleggibilità, rimane come è, nessuna modifica. Un attestato di fiducia che non ha però trovato adesione dalla cosiddetta minoranza che ha scelto di non partecipare alla votazione. Una direzione, quella dei Dem, dove Renzi ha toccato diversi argomenti, suscditando anche dure reazioni. 

    “Qualcuno ha accennato ad  una svolta autoritaria sulle riforme; bisognerebbe rispondere con una risata, perché non c’è un tentativo di azione sulla forma di governo. Il presidente del Senato ha lasciato intendere che potrebbe aprire alla modifica di una norma già approvata con doppia conforme: se apre sarebbe opportuno convocare una riunione di Camera e Senato. Se invece Grasso applica la Costituzione e i regolamenti senza stravolgimenti per lavorare su tutto ciò che non è doppia conforme la soluzione si trova in 10 minuti” Come annunciato nei giorni scorsi al Nazareno tutti (tranne Bersani) riuniti per la direzione del partito. Naturalmente, al centro della direzione, soprattutto il ddl Boschi l’elettività diretta dei futuri senatori. e le controversie interne. Renzi ha esordito cominciando dalla Scuola: “Vorrei parlare della polemica estiva sui deportati nella scuola, una parola brutta per chi crede nei valori della memoria, per dire che sono stati appena qualche decina gli insegnanti che non hanno accettato la proposta di contratto mettendo in moto la più grande forma di investimento sugli insegnanti mai fatta dal Paese dal dopoguerra a oggi”. Poi, restando ’sulla notizia’, uno sguardo alla Grecia: “Le scissioni funzionano molto come minaccia e un po’ meno al passaggio elettorale: chi di scissione ferisce di elezioni perisce e anche ’sto Varoufakis se lo semo tolti di mezzo”. Quindi l’Italia ed i migranti: “Salvini il 10 settembre non era in Parlamento ma ad Agora’ Estate a dire che e’ pronto ad accogliere un profugo a casa sua. Prima pero’ diceva ’prendetelo voi il profugo’” afferma il leader Dem dando spazio ai sillogismi: “Eccoli i surfisti dell’istante: cosa che vale per Salvini ma anche per alcuni capi di Stato e di governo. Fino ad altri che vanno da Farange a Orbani”. Quindi, entrando nel ’tema caldo’ Renzi ha spiegato che “Le riforme servono”, e invece “è partito un film che giudico un interessante tentativo di ricostruzione parallela: l’Italia riparte per la congiuntura e non per le riforme. Le menzogne hanno le gambe corte”. La crescita in Italia? “non è vero che tutte condizioni esterne sono positive. L’Italia si è rimessa in moto e non dipende dalle condizioni macro-economiche internazionali, ma perché il processo di riforme che abbiamo iniziato sta dando frutti”. Tornando alle dichiarazioni su Grasso, l’intervento di Renzi ha scatenato dure repliche da altri rappresentanti politici (della sinistra ’più estrema’), “Vedo che qualcuno ora dice che abbiamo minacciato Grasso – ha dichiarato Renzi – , ma io ribadisco: se il presidente del Senato apre sulla doppia conforme è ovvio che dobbiamo fare una riunione dei gruppi Pd di Camera e Senato per ragionare su cosa apre questa discussione”. 

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