ROMA – FERMENTO PER LE PRIMARIE. MELONI: ‘PARLERO’ CON IL CAV, SONO OTTIMISTA’. GIACCHETTI: ‘CON ME CANDIDATO IL PD CAMBIERA’’. RAGGI: ‘AVVERSARI? TUTTE VECCHIE FACCE’

    astensionismo_elettorale_seggio_vuoto.jpg (640×410)

    C’è fermento in vista delle primarie per il prossimo candidato sindaco della Capitale. Il candidato sindaco di Roma, appartenente a ‘Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ha parlato del rapporto con Berlusconi e della voglia di vincere. “Sono abbastanza ottimista che nei prossimi giorni la questione possa volgere positivamente. Se non sarà così correremo lo stesso per vincere perché ci sono margini. Ho in programma di parlare con Berlusconi nei prossimi giorni e sono sempre molto ottimista sulla ricomposizione del centrodestra destra, ma tutti dobbiamo volere la stessa cosa. Io voglio vincere a Roma – sottolinea la Meloni – e in base alle scelte degli altri si capirà chi vuole vincere. So che Berlusconi è persona che sa ben leggere il sentimento popolare. Spero che Bertolaso faccia un passo indietro e che si possa provare ad affrontare questa avventura insieme. Nella mia squadra ci saranno le persone più competenti in assoluto, conosciute o meno – ha infine concluso -. Ciò che voglio è avere le persone migliori a ricoprire determinati incarichi”. Sicuro, il candidato a sindaco del centrosinistra, Roberto Giachetti, che, tramite il programma televisivo ‘Agorà’, andato in onda su Rai Tre, ha espresso la voce del cambiamento, che necessita al Pd. “Quello che c’è stato con Mafia Capitale ha prodotto qualcosa in questa città – precisa Giacchetti – e anche nel nostro partito. C’è stato un commissariamento, c’è un lavoro che ha fatto Fabrizio Barca sui circoli che ha dato anche fastidio, e ci sono io candidato. Questo significa che si è data una svolta e si cambia la storia. Se preferisco Virginia Raggi o Giorgia Meloni al ballottaggio? E’ assolutamente indifferente – ha ribadito Giachetti -. Meloni è una mia amica e le voglio bene, lei sta proprio dall’altra parte, ma fortunatamente la politica è anche umanità. Io la conosco da 20 anni, la stimo e la apprezzo, dopodiché io sto da una parte e lei dall’altra. Io faccio il ballottaggio con chi capita, decideranno i romani”. E alla domanda sull’eventualità di non arrivare al ballottaggio, Giachetti risponde: “Non lo posso prendere in considerazione. E’ una questione che non prendo neanche in considerazione”. Stesso discorso per Virginia Raggi, candidata a sindaco per il M5S, che non ha preferenze per un’eventuale ballottaggio alla corsa per il Campidoglio, evidenziando il bisogno di cambiare Roma, eliminando le vecchie facce ed i vecchi favoritismi. “Il ballottaggio è indifferente, si tratta di persone che vengono tutte dai vecchi partiti. Continuano a proporre facce come se la faccia fosse la soluzione. Ad oggi addirittura i partiti della destra sono indecisi su chi presentare. Non abbiamo sentito una parola di programma e continuano a parlare di leadership: francamente è un pò ridicolo – afferma la Raggi -. Ci vogliono cinque anni per riavviare questa macchina (la città di Roma). Serve una forza politica che ha le mani libere e non deve fare favori a nessuno. Spero – conclude infine – che i cittadini abbiano capito cosa è avvenuto a Roma in questi anni e siano pronti a cambiare davvero”. 

    D.T.