ROMA – RIDUSSE IN COMA LA GIOVANE CONVIVENTE A FORZA DI BOTTE: PENA RIDOTTA DI 4 ANNI IN APPELLO

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    Non spetta a noi giudicare l’operato dei giudici, ma certo è che notizie come questa lasciano ancora una volta l’amaro in bocca. Capita così che Maurizio Falcioni, reo di aver massacrato di botte, fino a ridurla in fin di vita, la sua giovane convivente, esca dall’appello con una riduzione della pena. Era il 24 febbraio del 2014 quando l’uomo si accanì contro Chiara Insidioso Monda (uscita dal coma dopo 11 mesi, ed attualmente in cura), rea di voler interrompere la burrascosa relazione. Il dicembre seguente, nel primo grado con rito abbreviato, il Gup Giacomo Ebner, condannò Falcioni a 20 anni di reclusione. Oggi l’appello gli ha decurtato 4 anni gettando nello sconforto il padre della giovane che, visivamente provato da questa tragica vicenda, ha accusato un malore in aula. Oltre che per tentato omicidio, l’uomo era stato condannato anche per maltrattamenti: “Chiedo scusa per quel che ho fatto… Chiedo perdono a Chiara”, ha detto Falcioni durante il processo. Alla lettura della sentenza in aula sono seguite proteste, con parenti ed amici di Chiara che hanno gridato “vergogna” all’indirizzo della Corte.

    Max

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