Roma, ventitreenne ucciso a martellate da amici sotto effetto di droghe : immediati gli arresti – di Giulia Capobianco

    notte Del tutto inaspettate le confessioni che i due trentenni, Manuel Foffo e Marco Prato, da poco amici della vittima, hanno apportato agli investigatori del caso.

    Luca Varani, ventitreenne Romano, è stato assassinato a coltellate e a colpi di martello dai due “nuovi amici” che lo avevano invitato presso la loro abitazione.

    È accaduto venerdì sera, nel corso di un festino a base di alcool e droghe durato circa due giorni, mentre il corpo è stato rinvenuto senza vita, lacerato da innumerevoli ferite, sabato notte, dall’equipe dei carabinieri.

     L’allarme sembrerebbe scattato nel momento in cui il proprietario della casa nella quale si stava tenendo il festino, Manuel Foffo, preso dal totale rimorso, ha raccontato il fatto al padre, che a sua volta ha immediatamente contattato il 112. Il giovane stesso inoltre, ha condotto gli investigatori sul luogo del delitto, definendo in maniera esaustiva anche gli ultimi dettagli dell’accaduto.

    Dopo averlo ascoltato per tutta la notte, il corpus degli investigatori è riuscito per di più a rintracciare il trentenne complice dell’omicidio di Varani, anche lui universitario, rifugiatosi rapidamente in un albergo della zona di Piazza Bologna, dove aveva tentato di suicidarsi ingerendo barbiturici.

    Il ragazzo, salvato in seguito grazie ad una lavanda gastrica, si trova in ospedale per ulteriori controlli.

     “ Non so perché l’abbiamo fatto, volevamo solo vedere che effetto faceva uccidere qualcuno”- così ha risposto ai lunghissimi interrogatori uno dei giovani coinvolti nel delitto, lasciando tutti completamente esterrefatti.

    Nell’abitazione sono stati rinvenuti 2 coltelli da cucina ed un martello di grandi dimensioni, utilizzati molto probabilmente per portare a termine il piano.

     Quanto prima sarà definitivamente eseguita l’autopsia del corpo del 23enne per stabilire con precisione l’ora del decesso e il numero di ferite esatte provocate da coltelli e martello. Secondo quanto appreso dalle prime indagini, il tutto è accaduto sotto l’effetto di alcool e cocaina, di cui i due artefici avrebbero fatto abuso.