Salvini: “Definire razzisti gli italiani è una follia”

    Dopo aver definito “l’allarme ’razzismo” come “un’invenzione della sinistra” e gli italiani come “persone perbene”, il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, torna sulla questione, sottolineando che “aggredire e picchiare è un reato, a prescindere dal colore della pelle di chi lo compie, e come tale va punito. Ma accusare di razzismo tutti gli italiani e il governo in seguito ad alcuni limitati episodi è una follia”.
    “Ricordo che i reati commessi ogni giorno in Italia da immigrati sono circa 700 – ha detto il titolare del Viminale – quasi un terzo del totale, e questo è l’unico vero allarme reale contro cui da ministro sto combattendo”.
    Sull’argomento migranti, Salvini ha anche al ’Sunday Times’: “Un Paese che non fa figli è destinato a morire, – ha evidenziato nell’intervista – noi abbiamo creato il ministero della Famiglia per lavorare su questi temi: fertilità, nidi, aiuti fiscali per le famiglie”. Secondo il vicepremier utilizzare la tematica della bassa natalità è nient’altro che una strategia della sinistra “per far arrivare i migranti nel nostro Paese”, mentre alla fine del mandato il governo sarà “giudicato più sul numero di nuovi nati che non su quelli legati al nostro debito pubblico”.
    Con il ’Sunday Times’ il ministro dell’Interno ha parlato anche del capitolo Brexit: “Spero che i negoziati si concludano bene per il Regno Unito – ha detto, facendo il punto sulla trattativa tra Londra e Bruxelles per l’uscita dalla Ue, tuttora in stallo – in modo che siano l’esempio di un popolo che ha la meglio sulla Ue”. Salvini si è dichiarato in difesa della posizione di Londra: “Ricordo il referendum come esempio di partecipazione e libertà. La mia esperienza al Parlamento europeo mi dice che o ti imponi o ti truffano, non c’è alcuna obiettività e buona fede da parte dell’Ue”.