Sblocca cantieri al via: firma di Mattarella sul decreto

    Via al decreto Sblocca cantieri dopo la firma del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Dopo il secondo placet, quello definitivo in consiglio dei ministri, arriva anche il passaggio essenziale dal Quirinale prima che possa entrare in vigore, dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Un decreto che apporta alcune novità, come ad esempio la liceità di istituire subappalti fino a metà del valore della commessa, di optare per forme negoziali per somme fino a 200 mila euro, la possibilità di avviare riqualificazioni di aree urbane mediante l’abbattimento e la ricostruzione in toto di uno stabile, oltre a prevedere un capitolo a parte per quanto riguarda i dettami in merito alla ricostruzione in seguito ad un sisma e la creazione di un sistema di allarme veicolato dalla rete cellulare.

    Sblocca cantieri al via: cosa prevede il decreto

    Come si legge nella nota del Governo, il testo del decreto Sblocca Cantieri firmato da Mattarella “semplifica le procedure di gara e di aggiudicazione degli appalti”, considerando anche i dati della consultazione pubblica indetta dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Viene introdotto un regolamento unico, il quale prevede di riunire una serie di provvedimenti attuativi del Codice dei contratti, la contrazione degli oneri informativi a carico delle amministrazioni, oltre ad altre novità come l’opzione prevista di affidamento di interventi di manutenzione sulla base del progetto definitivo, criteri per rendere più semplici e veloci le procedure di aggiudicazione per appalti di valore al di sotto delle soglie stabilite in Europa, reintroducendo la preferenza del criterio del minor prezzo e cancellando il vincolo dell’indicazione della terna dei subappaltatori. Alle stazioni appaltanti verrà concesso, in caso di mancanza di esperti iscritti nell’albo tenuto dall’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC), di convocare la commissione di gara solo in maniera parziale, e si prevede di sbloccare la messa in atto di alcune opere pubbliche di valore strategico, nominando commissari straordinari o l’esercizio di poteri sostitutivi.