Scontri Champions, indagini in corso sui due ultrà giallorossi

    Sono stati incriminati dalla giustizia britannica due italiani, tifosi romanisti, arrestati a Liverpool per le violenze fuori dallo stadio prima di Liverpool-Roma e sfociate nel grave ferimento di un supporter dei Reds, Sean Cox, di 53 anni, ora in coma. I due sono Filippo Lombardi, 20 anni, a cui la Merseyside Police contesta il reato d’aggressione e lesioni gravi contro Cox, e Daniele Sciusco, di 29, accusato invece più genericamente di disordini violenti. Si attende ora che la South Sefton Magistrates Court formalizzi il fermo.

    Secondo quanto riferito da fonti legali, i duè ultrà dovranno comparire davanti al giudice inglese entro 28 giorni. Nei loro confronti, viene confermato dagli avvocati, l’accusa non è più di tentato omicidio: per Sciusco l’accusa è stata derubricata in “disordini violenti”, mentre per Lombardi le accuse sono di lesioni gravissime e “disordini violenti”. I due sono stati trasferiti nel carcere di Liverpool dove dovranno restare fino al giorno del processo.

    “Possiamo confermare – si legge in una nota della polizia locale – che i nostri detective hanno incriminato due uomini italiani in seguito agli incidenti avvenuti all’Anfield martedì 24 aprile in cui un 53enne è rimasto seriamente ferito. Il 20enne Filippo Lombardi è stato incriminato per tumulti e per aver inflitto lesioni fisiche gravi; il 29enne Daniele Sciusco per disordini violenti”. “Entrambi – prosegue la polizia britannica – restano in detenzione e devono comparire di fronte alla South Sefton Magistrates Court oggi. Mentre la vittima rimane ricoverata in condizioni critiche presso il Walton Neurological Centre”. Cox, come riportano i media, è un imprenditore di 53 anni originario di Dunboyne, nella contea irlandese di Meath, ed è padre di tre figli. Era arrivato dall’Irlanda con dei familiari per assistere all’andata della semifinale di Champions del Liverpool, sua squadra del cuore.