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“Senza la Bce saremmo già tecnicamente falliti, ora ripartiamo o sarà carestia” avverte Renzi

Nelle prossime ore spero che il presidente del Consiglio sia nelle condizioni di annunciare qualche apertura. Vorrei che prendessimo gli esempi che queste ore stanno venendo fuori dalla stampa. Importante l’esempio di Pasini, presidente di Confindustria Brescia, che ha una acciaieria in Germania che funziona”.

Non ha mai smesso di chiedere al governo di mette in moto l’economia Matteo Renzi, che anche stamane è tornato a scriverlo sulla sua pagina Fb: “Credo sia giunto il momento di iniziare a pensare alla riapertura, alla fase 2, al bisogno di uscire non solo dalla situazione di emergenza, perché il tema della convivenza con il Covid-19 ce lo porteremo dietro per anni“.

“C’è il rischio che la pandemia diventi una carestia”

La questione sanitaria c’è, ce la porteremo dietro a lungo. Il punto fondamentale è che noi dobbiamo iniziare a ripartire o l’emergenza sanitaria diventerà sociale, la pandemia diventerà carestia – ribadisce Renzi – Se non si riparte si muore, non credo a un’Italia che vive di reddito di cittadinanza felice e contenta. C’è bisogno di tornare a produrre, basta con gli alibi europei. L’Europa ha fatto dei passi avanti, vogliamo sempre di più ma intanto preoccupiamoci di quello che fa l’Italia“.

Dunque, conclude il leader di Italia Viva, ”Grazie all’Europa noi evitiamo il fallimento. La Bce, è come un portiere che impedisce agli avversari di fare gol…senza la Banca centrale europea saremmo già tecnicamente falliti”.

Max