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Serie A – Dybala show all’Olimpico. Prima tripletta con la Roma e Torino battuto 3-2

La Roma di De Rossi non si ferma più. Cinque vittorie su sei in campionato (e i rimpianti per la gara persa contro l’Inter aumentano di giorno in giorno vedendo il rendimento di Svilar promosso titolare), qualificazione agli ottavi di Europa League sfatando il tabù calci di rigore all’Olimpico e il recupero totale della rosa (ad eccezione di Abraham) a dimostrazione di una condizione fisica e uno spirito di gruppo ritrovati dopo un mese e mezzo di lavoro.

Contro il Torino organizzato e furente di Juric e dopo le fatiche psicofisiche di Europa League non era facile per i giallorossi riuscire a imporsi anche stavolta e la difficoltà della partita è parsa subito evidente in un pt dominato dagli avversari sul piano del gioco.

In palese difficoltà a centrocampo (con De Rossi che optava per il ritorno di Smalling e alla difesa a 3 lasciando Cristante e Paredes in balia del ritmo dei palleggiatori granata), con Pellegrini meno ispirato del solito e Azmoun preferito a Lukaku ma abbandonato a se stesso, i giallorossi soffrivano sulle fasce per la scarsa propensione difensiva di Angelino e Kristensen peraltro incapace di sfruttare l’unica e colossale palla gol del pt al 10’ (palo colpito a porta vuota su assist al bacio di Azmoun).

Il rigore concesso da Sacchi al 38’ e trasformato con la solita freddezza da Dybala per l’ingenuo fallo di Djidji su Azmoun spalle alla porta appena dentro l’area si pensava potesse regalare alla Roma un st in discesa e invece poco prima della fine del tempo ecco l’incornata di Zapata all’angolino a pareggiare i conti e a far presagire una ripresa di sofferenza.

C’è una Roma con Dybala e una Roma senza Dybala. Il mantra di Mourinho trovava applicazione tra il 57’ e il 69’ con due prodezze (la seconda dopo un doppio scambio col subentrato Lukaku) che liberavano le tensioni e la voglia repressa di una gara da vincere a tutti i costi per non perdere terreno nell’affollata corsa Champions.

L’autorete di Huijsen a 2’ dalla fine regalava ulteriore sofferenza finale col Toro incapace però di impensierire un sicuro Svilar autore in precedenza di tre ottimi interventi.

Ora la doppia trasferta di Monza e Firenze in campionato intervallata dalla sfida col Brighton ma la rosa extralarge (col Toro la panchina annoverava Huijsen, Celik, Sanches, Aouar, Baldanzi, Spinazzola, Bove, Zalewski, Lukaku ed El Shaarawy, altro che mercatino…) e la versatilità tattica dimostrata dal nuovo tecnico (anche se riteniamo che abbandonare la difesa a quattro sia un azzardo e paghi poco dal punto di vista del gioco proposto) sono garanzia di ritrovate ambizioni e voglia di competere.

Le pagelle di Roma-Torino 3 – 2

Svilar 6,5, Ndicka 6, Smalling 6,5 (dal 78’ Huijsen 5,5), Mancini 6,5, Kristensen 5, Paredes 5,5 (dal 63’ Bove 6), Cristante 5,5, Angelino 5,5 (dal 63’ Spinazzola 6,5), Pellegrini 6 (dall’85’ Sanches ng), Dybala 8, Azmoun 6 (dal 63’ Lukaku 6). All. De Rossi 6

Claudio Fontanini