Sgombero al Pigneto tende in strada

    Sgombero al Pigneto: tende in strada per gli ormai ex occupanti di via Fanfulla da Lodi. Ma la gente dice di no. In particolare, in riferimento all’esito del procedimento di sgombero al Pigneto è la Comunità senegalese che, insieme agli abitanti del quartiere, si unisce intorno ad un deciso no allo sgombero. Hanno deciso di viverla in questo modo: dopo lo sgombero al Pigneto si sono decisi ad allestire tende per poterci passare la prima notte, in un segno evidente di protesta e contestazione. In seguito allo sgombero al Pigneto gli ex occupanti della palazzina di via Fanfulla da Lodi che sono stati sloggiati nella giornata di martedì 20 febbraio dai militari del III Gruppo Metropolitano della Guardia di Finanza di Roma., hanno deciso di piazzarsi in loco con tende e presidi.
    Quindici le persone che sono state allontanate dallo stabile proprietà di un privato a cui sono sopraggiunte ampie manifestazioni di solidarietà: diversi degli abitanti del quartiere del quadrante nord est della Capitale che hanno deciso di schierarsi apertamente. “Sono passati 8 anni da quando la storica comunità senegalese insieme agli abitanti e alle realtà territoriali riusci a fermare il tentativo di sgombero orchestrato dalla proprietaria dello stabile che li aveva costretti a vivere per anni in condizioni di degrado ma chiedendo un affitto di tutto rispetto ben (pagando) 1750 euro al mese”. E “A quell’epoca fu (anche) il TAR del Lazio, riconoscendo i lavori svolti in autorecupero e con il sostegno delle realtà sociali del Quartiere, ad ordinare la sospensione dello sgombero”.
    “Da allora – scrivono ancora gli organizzatori dell’assemblea cittadina – un nuovo accordo tra la proprietà e la comunità senegalese, con il pagamento di un canone di 600€ mensili, ristabilì i giusti e sereni rapporti fino a ieri mattina quando, a seguito di perquisizioni operate dalla guardia di finanza su alcune persone non residenti in via Fanfulla 38 e trovate in possesso di oggetti e merce contraffatta, il tribunale ha disposto il sequestro preventivo dell’intero stabile, senza distinguere tra le varie unità abitative presenti all’interno, e lo sgombero dei 15 residenti”.
    “Oggi come 8 anni – terminano – fa l’obiettivo è sempre lo stesso: disporre abitazioni libere e pronte da mettere sul mercato senza nessun riguardo per chi le abita. Ma ancora una volta abitanti e realtà del territorio dicono no e invitano tutti a partecipare all’assemblea che si terrà domani, giovedì 21 febbraio dalle ore 16.30, in via Fanfulla 38 per decidere insieme alla comunità senegalese come e con quali strumenti portare avanti questa nuova battaglia”.