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Si riparte dalle imprese produttive, fino al 18 maggio cambia poco. Conte: “Dobbiamo convivere con il virus”

Questo piano parte dal 4 maggio, è ben strutturato, ben articolato, ben pensato. Dovremo adottare precauzione e utilizzare dispositivi di protezione. Il commissario Arcuri con ordinanza interviene per calmierare i prezzi delle mascherine: non vogliamo distorsioni, vogliamo un prezzo equo. C’è il forte impegno del governo a eliminare completamente l’Iva, il prezzo dovrebbe essere attorno a 0,50 per le mascherine chirurgiche. Adesso inizia per tutti la fase di convivenza con il virus. Dobbiamo essere consapevoli che nella fase 2 la curva del contagio potrà risalire in alcune aree del paese. Il rischio c’è, dobbiamo affrontarlo con metodo e rigore“. Al momento l’unica alternativa, ribadisce Conte creando addirittura uno slogan: “Chi ama l’Italia mantiene le distanze“.

Eccolo il premier Conte, nuovamente diretta tv, a dettare i tempi di ritorno ad una graduale ‘normalità’ che, come vedremo, seguirà delle tempistiche ben precise.

“Chi ama l’Italia mantiene la distanza dall’altro”

Verso la Fase 2 – “Grazie ai sacrifici fatti – ha poi illustrato Conte rispetto ai sacrifici sostenuti dagli italiani in questo infinito lockdown, “stiamo riuscendo a contenere la diffusione della pandemia, è un grande risultato se pensiamo che nella fase più acuta l’epidemia sembrava sfuggire ad ogni controllo. Avete manifestato tutti, da nord a sud, forza, coraggio, senso di responsabilità, di comunità”. Ora però, continua, “Nella Fase 2 sarà ancora più importante mantenere le distanze di sicurezza, sarà fondamentale il comportamento di ciascuno di noi. Se vuoi bene all’Italia, devi evitare il rischio che il contagio si diffonda: bisogna rispettare la distanza di sicurezza. Anche nelle relazioni familiari, con i parenti, bisogna rispettare questa precauzione. Gli scienziati e gli esperti ci dicono che almeno 1 contagio su 4 è nelle relazioni familiari“.

Convivere con il virus – Il premier ha tenuto a ribadire che, “Vogliamo tutti che il Paese riparta, l’unico modo per convivere con il virus è non ammalarci. Se non rispettiamo la distanza e le precauzioni, la curva risalirà e andrà fuori controllo. Aumenteranno i morti e avremo danni irreversibili per la nostra economia. Se ami l’Italia, permettetemi di dirlo, mantieni le distanze. Il governo dovrà vigilare e dovrà essere pronto a intervenire in maniera tempestiva se la curva epidemiologica dovesse diventare critica”. Dunque, aggiunge – “Abbiamo predisposto un meccanismo per tenere la curva sotto controllo e intervenire. Stiamo affrontando una prova molto dura, anche nei prossimi mesi”.

Bonus e contributi – Il presidente del Consiglio ha quindi annunciai che “Stiamo lavorando alle misure economiche, alcuni di voi sono ancora insoddisfatti. Sinora è stato compiuto uno sforzo straordinario”. Tuttavia, riconosce, “Ci sono alcuni ritardi e mi scuso personalmente, è una situazione senza precedenti: questa mole di domande veniva trattata dall’Inps in 5 anni. Buona parte è stata evasa ora in un solo mese”. Del resto, aggiunge, ”E’ necessario il contributo delle regioni, che devono far pervenire i flussi e completare il patrimonio informativo. Col nuovo decreto da 55 miliardi abbiamo più fondi per gli autonomi, aiuti concreti a categorie più fragili. Stiamo sperimentando la possibilità di rinnovare automaticamente il bonus da 600 euro“.

Imprese e ‘sblocca-Paese’ – “Questo paese non riparte se non punta sulle imprese – spiega poi Conte in un passaggio del suo discorso –  Ci saranno più finanziamenti, anche a fondo perduto, contributi per gli affitti e tagli delle bollette. Non lasceremo da soli gli operatori del turismo, avranno bisogno di una robusta iniezione di fiducia e di sostegno da parte del governo. Stiamo preparando anche un altro decreto sblocca-paese.

Ue e Recovery Fund – Il premier ha poi tenuto ad affrontare il tema Europa e, in particolare modo, dei Recovery Fund, “uno strumento innovativo che offrirà ai paesi più colpiti, purtroppo anche l’Italia, l’opportunità di percorrere una strada più rapida per l’impresa nel segno della solidarietà. Il sistema Italia ha sollecitato questa risposta e l’ha ottenuta: io sono la punta di questo sistema ma se non avessimo dato prova di orgoglio, carattere e dignità a livello internazionale non avremmo ottenuto questo risultato. Ora bisogna trasformare questa volontà politica in un lavoro tecnico, questo strumento va riempito di consistenza economica e bilanciato, affinché sia disponibile subito ai paesi colpiti”.

Serve ancora pazienza – “Ci aspetta una sfida molto complessa – osserva ancora il premier –  mi rendo conto che molti di voi dopo settimane di rinunce e privazioni vorrebbero un allentamento delle misure: potremmo reagire negativamente, potremmo affidarci alla rabbia, potremmo cercare un colpevole e prendercela con chiunque ci capiti a tiro. In famiglia, con l’Europa, con il governo, con le regioni. Oppure possiamo scacciare la rabbia e pensare a cosa ciascuno di noi può fare per risollevare questa comunità”, dice ancora.

Una stagione di riforme – “Dobbiamo rimboccarci le maniche, il governo farà la sua parte. Serve una stagione intensa di riforme, deve essere l’occasione per cambiare le cose che non vanno da tempo. La squadra dei ministri non si tira indietro. Ci siamo battuti, ci battiamo e ci batteremo in Europa e in Italia”, dice.