SIENA – I CARABINIERI SCOPRONO L’ENNESIMO LABORATORIO CINESE DOVE SI PRODUCEVA SENZA REGOLE E TUTELE: UNA GIOVANE NEOMAMMA LAVORAVA CON ACCANTO LA CULLA

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    Nonostante i ripetuti controlli, la mano longa dell’imprenditoriale illegale cinese (a fronte di tanti altri orientali onesti), continua imperterrita reiterando sistemi e condotte terzomondiste nei confronti dei suoi dipendenti, collezionando al tempo stesso gravi infrazioni fiscali ai danni del nostro Paese. L’ultima in ordine di tempo ci porta Torrita di Siena dove, una neomamma cinese di 26 anni, prima era stata costretta a svolgere il suo lavoro da operaia per tutto il periodo della maternità, poi, con addirittura accanto la culla del suo neonato. Provvidenziale in questo senso è stato il blitz condotto dai carabinieri con il personale dell’Ispettorato del lavoro e dell’Usl, all’interno della ditta di proprietà di una cittadina cinese di 45 anni, che è stata denunciata. I carabinieri, oltre che la neomamma cinese (classe 1991), per aver intrapreso l’attività lavorativa durante i tre mesi di astensione obbligatoria dopo il parto, hanno denunciato anche un cittadino cinese di 50 anni per l’ingresso e il soggiorno illegale nel territorio italiano. Constata la pericolosità del “luogo potenzialmente insalubre per il minore” i militi hanno così ravvisato quei reati che, puntualmente, caratterizzano appunto lo sfruttamento: lavoratori extracomunitari privo di regolare permesso di soggiorno, che alloggiavano all’interno dell’azienda, attrezzature non conformi a requisiti di legge in quanto prive di conformità di sicurezza. Nei confronti della titolare cinese è stato adottato il provvedimento di sospensione coercitiva dell’attività imprenditoriale e sono state comminate sanzioni amministrative pecuniarie e ammende per un valore di 27.000 euro.