SOCIAL SI, SOCIAL NO.

     Quanto la tecnologia ci aiuta e quanto invece ci rende schiavi?

    Vi sarà sicuramente capitato di vedere e incontrare sull’autobus, in fila alla posta, al supermercato, ma anche semplicemente camminando per strada, persone letteralmente immerse nel loro smartphone o Iphone che sia, perse tra i social, sul profilo di qualcuno o nel mondo di qualcun altro.

    Ecco, l’uomo è la prova vivente della linea sottile che scorre tra la possibilità di trovare un giovamento e la dipendenza da esso.

    Per fortuna oggi hanno creato la possibilità su Facebook per chiunque di lanciare una raccolta fondi a favore di organizzazioni non a scopo di lucro, così da ricordarci anche il buono dei social e qualsiasi utente che potrà dar vita a una propria campagna cercando di sensibilizzare altri membri del social.

    La novità è frutto del lavoro del team Social Good di Facebook, lo stesso che ha ideato la funzione Safety Check con cui le persone possono far sapere agli amici che stanno bene in caso di attentati e disastri naturali.


    Se Facebook fa leva sul lato umano, la sua chat Messenger scommette invece sull’intelligenza artificiale. L’applicazione conta infatti 11mila chatbot, una sorta di utenti virtuali che rispondono con messaggi alle richieste degli utenti ’veri’. Lo ha annunciato il responsabile di Messenger, David Marcus.

    Speriamo che si riesca a trovare sempre più delle campagne, dei social in grado di fare “del bene”.

    Valeria Colanicchia