SOTTOPOSTO A TRUMP UN IMBARAZZANTE’ FOCUS SUI PERICOLI CLIMATICI NEGLI USA PER L’INQUINAMENTO

    Ha suscitato non poco disappunto la scelta del presidente Trump di uscire dall’accordo di Parigi sul clima, e dunque immaginiamo come, Donald Trump, possa aver accolto l’accurato rapporto redatto stila dagli scienziati di 13 differenti agenzie governative statunitensi, che spiega come i gravi effetti dei cambiamenti climatici, abbiano tra i principali l’attività umana. I dati raccolti nell’intero territorio degli Stati Uniti, spiegano che ovunque hanno agito i cambiamenti climatici e che, entro la fine del secolo, le temperature medie cresceranno fra i 2,8 e i 4,8 gradi, con il conseguente riscaldamento climatico dell’Alaska e dell’Artico, determinando il pericolosissimo innalzamento livello dei mari, ponendo così a rischio, in primis le comunità costiere. Dunque, dopo la firma dell’Accademia Nazionale americana delle Scienze, ora si attende ‘solo’ il via libera della Casa Bianca per pubblicarlo. Ora, spiega il ‘New York Times’, il ‘paradosso’ è che deve essere proprio l’amministrazione Trump ad approvare tale studio e, viste le premesse, molti scienziati temono che il testo venga soppresso. Come rivela l’attento focus, negli Stati Uniti la temperatura è cresciuta in maniera esponenziale a partire dagli anni Ottanta. Ne è riprova il fatto – incontrovertibile – che gli ultimi decenni sono stati i più caldi degli ultimi 1500 anni. “Vi sono diverse linea di prova – spiegano gli scienziati – che dimostrano come le attività umane, specialmente le emissioni di gas serra, siano primariamente responsabili per i recenti cambiamenti climatici”. Il rapporto, redatto con cadenza quadriennale, nasce nell’ambito del National Climate Assessment. Dal canto suo il professore di geo-scienze dell’università di Princeton (che non ha partecipato alla stesura del documento), Michael Oppenheime, ha commentato: “E’ la prima volta che un’analisi di questa portata sui cambiamenti climatici emerge in seno all’amministrazione Trump e la comunità scientifica osserverà con molta attenzione come verrà gestita”.
    M.