Home ATTUALITÀ BREAKING NEWS Speranza: “Il mio impegno, dal coronavirus alle aggressioni ai medici”

Speranza: “Il mio impegno, dal coronavirus alle aggressioni ai medici”

Sul piano italiano ci siamo comportati come se fosse già stata dichiarata l’emergenza, alzando l’asticella il più possibile. Ma dobbiamo coordinarci a livello internazionale, credo che la Cina stia facendo tutto il possibile con risultati significativi. Noi abbiamo fatto una scelta: fin dalle prime indicazioni Oms che non ha alzato il livello di guardia noi siamo quelli che hanno tenuto il livello più alto possibile di allerta e proveremo a mantenere questo approccio di rigore e serietà“.
Eccolo Roberto Speranza, ministro della Salute, intervistato su più temi dall’agenzia di stampa AdnKronos. Intanto, per ovvi motivi il coronavirus: “La situazione è seria – ammette – nel nostro Paese al momento non c’è emergenza. La soluzione è dialogo e cooperazione internazionale”. Quanto al suo viaggio in Cina previsto a febbraio, sottolinea: “Il ministro cinese era stato in Italia a fine 2019, io avrei dovuto fare questo viaggio ancora non calendarizzato, ma al momento confermato. Ieri ho incontrato l’ambasciatore cinese e i rapporti sono cordiali dobbiamo evitare messaggi di natura fuorviante sulla comunità cinese“.

Il rientro dei nostri, senza discriminare la Cina

Riguardo il rimpatrio di alcuni nostri connazionali, nello specifico quelli residenti in Cina, Speranza ha ammesso che, sì, “E’ in corso una valutazione che coinvolge in primis la Farnesina che è in contatto con ambasciatore. Si sta valutando un trasferimento aereo ma i numeri degli italiani è ridotto intorno alle 60 persone rispetto ad altri paesi. Penso che nelle prossime ore costruiremo una modalità per il loro rientro“.
Quindi, esaurito il tema coronavirus, il ministro della Salute ha ribadito quanto già espresso dal noto virologo Burioni: ”Non c’è nessun rischio a mangiare cinese né con i prodotti cinesi. Ieri ho incontrato l’ambasciatore cinese e i rapporti sono cordiali, dobbiamo assolutamente evitare messaggi di natura fuorviante sulla comunità cinese” .

Nella manovra grandi investimenti nel comparto salute

Il discorso è poi tornato sui binari della politica dove, la Sanità, ha rimarcato Speranza, “Nella manovra di bilancio il comparto salute ha avuto investimenti significativi, compresi due miliardi per l’edilizia sanitaria. L’abolizione del superticket, 2 miliardi in più per il Ssn, l’assunzione di personale, gli investimenti sull’edilizia sanitaria sono un successo importante, e la condivisione c’è stata fin da subito“.

La lotta alle aggressioni ospedaliere è anche culturale

Infine il responsabile del governo per la Sanità ha voluto spendere qualche parola a difesa dei lavoratori del settore sanità: “Non ce la si può prendere con chi ogni giorno lavora nei nostri ospedali”, ha tenuto a denunciare il ministro, riguardo ai ripetuti casi di aggressioni all’interno di strutture ospedaliere. “L’impostazione securitaria non basta: la battaglia decisiva è culturale e questa è la mia sfida“. Intanto un’apposita variante introdotta, dovrebbe fungere da deterrente per arginare simili vergogne: “La norma al Senato è stata votata all’unanimità. Mi auguro che a febbraio alla Camera avvenga lo stesso, è una prima risposta che inasprisce le pene e dà un segnale di natura giusta. Ma non basta, c’è bisogno di vincere battaglia culturale dicendo al paese che Ssn è prezioso”.
Max