Stage6 Italian Open Cup

    stage6 precenicco apertura
    La gara del 16 settembre a Precenicco raccontata con le foto più belle e spettacolari

    Con più di 80 piloti partecipanti nell’arco di una stagione di gare, la classe Amatori/Rookie della Stage6 Italian Open Cup si è più volte confermata essere la classe emergenti più apprezzata ed importante d’Italia. A sottolineare il carattere formativo di questa classe, in occasione dell’appuntamento di Precenicco, ci ha pensato Davide Pavan. Il giovane pilota Veneziano, laureatosi Campione Amatori nel 2011 e oggi schierato dal Team Jesolo Power nella classe Italian Open Expert, ha dimostrato di potersi misurare a testa alta con i Big, ormai veterani del settore. Senso di squadra, tanta voglia di fare bene ma soprattutto un umiltà disarmante che connota tutta la squadra che lo circonda, sembra essere la sua ricetta vincente! A dargli ragione non è solo questo risultato, ma tutto il percorso che lo ha portato dal essere un amatore a tutti gli effetti, ad essere leggittimo aspirante al titolo Italian Open Expert 2013! A sottolineare l’importanza della Stage6 Italian Open Cup ci pensano anche i numerosi piloti provenienti dall’estero: Svizzera, Francia, Ungheria, Olanda, Austria….. a Precenicco abbiamo assistito ad un vero e proprio trofeo internazionale!!
     
    Italian Open Expert 70cc:
    Competizione ai massimi livelli sin dalle qualifiche, laddove è Alessandro Blando ad imporsi sugli avversari, fermando il cronometro a 55”185, davanti a Andrea Vignone 55”404 e Davide Pavan 55”462. Quarto posto in griglia di partenza per Santo Russo 56”025. Ottava e nona posizione rispettivamente per il pilota Svizzero Marc Obrecht e il pilota Olandese Mitchell Wintersberger.
    Al primo via parte scatenato Vignone, seguito a ruota da Alessandro Blando, Davide Pavan e Santo Russo. Il terzetto di testa riesce a creare un varco tra se e Russo nell’arco del primo giro. Russo rimande al comando del gruppo degli inseguitori, composto da Pollerone, Calonaci, Zucchi, Wintersberger e Obrecht. Wintersberger tenta di aumentare il ritmo ma scivola dopo due giri nel tornantino. Nulla da fare per Obrecht che tampona a sua volta Wintersberger, ponendo fine alle speranze di entrambi. Nel frattempo Blando è riuscito a scavalcare Vignone, appropriandosi con determinazione della prima posizione. Pavan perde qualche metro sul duetto di testa. Bravo anche Calonaci il quale mette in difficoltà Santo Russo per scavalcarlo infine con freddezza, imponendosi pure su Pavan. Calonaci aumenta il passo a vista, e si avvicina con passi da gigante al duetto di testa. Al quarto giro, Calonaci si unisce ai fuggitivi, trasformando il duetto in und terzetto. Calonaci innervosisce Vignone con numerose azioni di disturbo per poi passare all’attacco decisivo al giro successivo. Ora è Vignone a tartassare Calonaci, il quale resiste con esperienza agli innumerevoli attacchi. Se ne approfitta Blando in prima posizione, guadagnano metri preziosi. Se ne approfittano anche Pavan e Russo che insieme a Calonaci e Vignone vanno a formare il gruppo degli inseguitori. Scintille tra questo parco di piloti di punta, con numerosi scambi di traiettorie e sorpassi ad ogni giro. Intanto Blando ha guadagnato un margine considerevole e gestisce la gara con estrema tranquillità. Colpo di scena quando il motore di Blando si ammutolisce all’improvviso. Le aspettative per il primo posto si fanno sentire nel nuovo gruppo di testa: Pavan, Calonaci, Vignone, Pollerone e Russo se le suonano di santa ragione, tenendo il pubblico con il fiato sospeso. Avrà la meglio Vignone, seguito a ruota da Pollerone e Pavan in terza posizione.
     
    Quando il semaforo si spegne per la seconda volta, Alessandro Blando spalanca il gas per primo, portandosi in scia Vignone e Russo. Blando e Vignone formano sin da subito un duetto e staccano Russo che a sua volta viene inseguito da Pavan, Wintersberger, Obrecht e Pedretti. Pollerone e Calonaci si toccano ancora nell’arco del primo giro e cadono, costretti ad affrontare una gara in rimonta. Nel mentre Russo e Pavan alzano il ritmo e riescono a portarsi a distanza di ruota da Vignone, formando un quartetto di punta. Wintersberger non riesce a tenere il ritmo dei primi e viene risucchiato da Obrecht che non lascia scampo a Pedretti. Pedretti viene avvicinato anche da Pollerone che lo scavalca con freddezza. Blando resiste ai numerosi attacchi da parte di Vignone mentre Pavan sfrutta un errore in staccata da parte di Russo e si porta in terza posizione.Pavan risulta agguerrito al massimo e mette in seria difficoltà il nr. 122. Colpo di scena quando i due si toccano e scivolano, vanificando ogni aspettativa per le prime posizioni. Blando ora amministra il distacco che lo separa da Russo, il quale tenta l’impossibile e si porta in scia all’ultimo giro. Niente da fare, il campione in carica chiude ogni varco e passa sul traguardo per primo. Seguono a distanza Vignone e Pollerone rispettivamente in terza e quarta posizione. 
    La classifica generale di giornata vede Andrea Vignone in testa, seguito da Rosario Pollerone premiato per la sua costanza, e Davide Pavan il quale all’ultimo giro a disposizione, realizza il miglor giro del weekend di gara in 55”066! Strepitoso!
     
    Italian Open Amatori / ROOKIE 70cc:
    Trentotto i piloti partenti nella classe Italian Open Amatori / Rookie, che viene arricchita dalla presenza del pilota di punta francese, Mathieu Bessard, in sella al suo potentissimo Yamaha Aerox. Qualifiche dominate da Vazzoler 56”884 seguito da Ferrari 57”201, Bonazzi 57”539 e Bessard 57”750. Al primo via parte a cannone Bonazzi, inseguito da Ferrari e Lazzoni. Ferrari non scherza e passa Bonazzi ancora al primo giro. Bonazzi non demorde, ma Ferrari oggi ha una marcia in più e riesce ad allungare. Nel mentre Lazzoni si è già portato nella scia di Bonazzi e lo infastidisce con numerose azioni di disturbo. Bonazzi tenta di resistere ma Lazzoni non si lascia intimidire e lo scavalca al secondo giro. In quarta posizione troviamo Buffoli che comanda il gruppo degli inseguitori. Colpo di scena quando Buffoli scivola rovinosamente per un inconveniente al circuito di raffreddamento, causando una caduta di massa. La bandiera rossa alzata dal direttore di gara interrompe la gara. Al secondo via scatta in testa nuovamente Bonazzi che viene pressato da vicino da Vazzoler e Ferrari. Bonazzi alza il ritmo per resistere agli attacchi di chi lo insegue andando oltre le proprie capacità. Scivola al secondo giro in staccata, lasciando via libera a Vazzoler e Ferrari che se ne approfittano. La somma delle due freazioni di gara farà risultare primo Lazzoni, seguito da Vazzoler e Ferrari.
    Manche 2 vede partire ancora una volta fortissimo Bonazzi, seguito da Ferrari, Vazzoler e Lazzoni in quarta posizione. Il gruppetto degli inseguitori è invece pilotato da Bessard e Buffoli rispettivamente in quinta e sesta posizione. Al secondo giro Ferrari e Vazzoler alzano il ritmo e Bonazzi cede sotto la pressione di quest’ultimi. In difficoltà anche Lazzoni che deve resistere alle azioni di disturbo da parte di Bessard. Bessard tenta più volte il sorpasso ma non trova la soluzione vincente. Buffoli se ne approfitta e si avvicina con passi da gigante. Davanti, Ferrari e Vazzoler si staccano da Bonazzi che ormai si limita a gestire il distacco che lo separa da Lazzoni. Scintille tra Ferrari e Vazzoler, quando quest’ultimo alza in ritmo nell’ultimo frangente di gara. Ferrari tenta la replica ma nulla da fare. Forte anche Bessard negli ultimi giri, quando riesce a scavalcare finalmente Lazzoni ormai pressato anche da Buffoli. Lazzoni non demorde e a 2 giri dalla fine si porta in quarta posizione seguito da Buffoli che scavalca Bessard in staccata. Buffoli risulta agguerrito e si impone anche su Lazzoni. Transita primo sul traguardo Vazzoler seguito da Ferrari e Bonazzi.
    La classifica generale della giornata vede Vazzoler in testa, seguito da Lazzoni e Ferrari.
     
    Italian Open 71-95cc:
    La classe dedicata ai cosiddetti BigBore accusa l’assenza del campione in carica Matteo Fulgoni, il quale a causa di una scivolata durante le prove libere del sabato, non è stato in grado di partecipare alla gara della domenica. Quando il gatto non c’è, i topi ballano? Diciamo che i contendenti per il titol 2013 non si sono risparmiati nemmeno in assenza dell’avversario più temuto. A comprova di ciò, la pole position di Lorenzo Mirabella 56”650 seguito da Orazio Catanese 56”732 e Mirko Giovacchini 56”991. Un po’ sottotono Dimitri Desiante, 58”150 il quale è però solito esprimere il massimo potenziale solo in gara.
    Gara uno dominata da Lorenzo Mirabella che in questo weekend di gara sembra avere una marcia in più rispetto a tutti gli altri contendenti. Dopo aver guadagnato qualche metro prezioso su Giovacchini, Mirabella si limita a gestire il distacco dallo stesso. Verso metà gara, Giovacchini aumenta il ritmo ma Mirabella risponde prontamente con il miglior giro in gara, allontanandosi a vista. Nulla da fare anche per Catanese che per l’intera gara sente il fiato di Desiante sul collo, salvandosi sul traguardo.
    Al via secondo via scatta per primo Mirabella, seguito dal compagno di squadra Desiante e Catanese. In quarta posizione troviamo Giovacchini che approfitta senza esitare di un errore in staccata da parte di Catanese per portarsi subito in vantaggio. Giovacchini ci mette solo poche curve per chiudere il varco che si è creato tra lui e il duetto di testa. Desiante resiste con decisione agli innumerevoli attacchi di Giovacchini che a sua volta intravede la fuga di Mirabella in prima posizione. Momento di paura quando Giovacchini scivola inaspettatamente nel curvone dopo il rettilineo. Bandiera rossa, fortunatamente senza conseguenze per il pilota Fiorentino. La gara riparte con qualche minuto di ritardo con soli sette giri a disposizione. Ancora una volta è Mirabella ad avere la meglio sugli avversari in partenza. Segue in scia Catanese e con un leggero distacco Desiante. Desiante non demorde e trova l’aggancio al gruppo di testa già al secondo giro. Catanese sembra aver superato la propria fase di rodaggio e al terzo giro inizia a forzare su Mirabella. K.O. tecnico per Desiante che sarà costretto ad arrestare la propria corsa dopo appena 4 giri. Sfortunato anche Catanese che scivola nella lotta infuocata con Mirabella, soffocando ogni sua aspettativa.
     
    La classifica generale della giornata vede Mirabella in testa, seguito da Daina premiato per la sua costanza e Giovacchini.
     
    Stage6 Monomarca:
    Anche la classe Stage6 Monomarca può vantare la partecipazione di un pilota proveniente dall’estero: Gaspar Attila, pilota Ungherese, ha affrontato un viaggio di non poco conto per essere presente a questo appuntamento della Stage6 Italian Open Cup. Il primo posto in griglia di partenza va a Jody Giannecchini 57”005 seguito dal suo compagno di squadra Alessio Tarabella 57”118 e Stefan Auer 58”955. Quarta posizione per Gaspar Attila 59”522. Al primo via Giannecchini si vede irrogato una sanzione di 10 secondi per partenza anticipata, circostanza che compromette in maniera irrimediabile l’esito della gara al fianco di Alessio Tarabella. I due mettono alla luce un ritmo spaventoso, martellando il cronometro con tempi degni di nota. Chiuderà primo Tarabella, secondo Giannecchini, terzo Auer.
    Quando il semaforo si spegne per la seconda volta, è Tarabella ad avere la meglio su Giannecchini. Giannecchini non demorde e riesce a chiudere il varco che si è creato nell’arco dei primi giri. I due se le suonano di santa ragione, laddove Giannecchini, amareggiato dall’esito della prima manche, mette alla luce più determinazione e scavalca il proprio compagno di squadra. Nelle retrovie è lotta serrata tra Auer e Gaspar. Gaspar passa Auer all’interno in fondo al rettilineo, portandosi in terza posizione. Auer non demorde e tenta il sorpasso in più occasioni. Nulla da fare: i due si toccano in staccata. Avrà la meglio il pilota Ungherese che mantiene la terza posizione sino al traguardo. Transita primo sul traguardo Giannecchini, seguito da Tarabella .
     
    La classifica generale della giornata vede Giannecchini in testa, seguito a parità di punteggio da Tarabella e Attila.
     
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