Starter, l’inedito nella nuova raccolta su Lucio Dalla

    Quando è venuto a mancare un primo marzo di 6 anni fa, Lucio Dalla ha lasciato una ferita profonda nel panorama musicale italiano e un vuoto incolmabile tra i suoi fan. Ma ora gli amanti del cantautore bolognese possono risollevarsi. È da pochi giorni uscito un cofanetto che racchiude oltre 70 brani del cantante che oggi avrebbe 75 anni. Tra i brani, i fan potranno assistere anche all’ascolto di un inedito, ’Starter’. Quella di rievocare brani inediti di artisti scomparsi sembra diventata una tradizione che ha colpito anche lo scenario musicale italiano. Prima di Dalla, nella primavera di quest’anno era stato trasmesso dall’emittente napoletana Kiss Kiss un altro inedito di un altro grande interprete della musica nostrana: ’Quel che resta’ di Pino Daniele. Il cofanetto dei brani di Lucio Dalla vuole essere un omaggio. L’intera vita del cantautore di Bologna raccolta in settanta singoli, comprendenti tra successi intrammontabili, brani rani e un singolo, come detto, mai trasmesso fino ad oggi. Il titolo della raccolta, etichettata dalla Sony, è Duvudubà. I 70 brani sono stati suddivisi in 4 compact disc, allegati insieme ad un booklet di 60 pagine contenenti foto e testimonianze scritte e raccontate dal giornalista John Vignola. Ma la novità che ingolosisce i fan e che possono trovare nel cofanetto è l’inedita “Starter” che comprende anche il relativo video, con la regia di Ambrogio Lo Giudice che ha realizzato il videoclip per le strade di Bologna e a Cattolica, città citate nel testo del singolo. Il titolo scelto per Starter proviene viene dall’iconico canto scat di Dalla, realizzato per la sigla ’Lunedìfilm’. Il brano inedito si va ad aggiungere a quei pezzi, cavalli di battaglia del cantautore che, reinterpetate in maniera originale, rappresentano una rarità. Tra questi ci sono la versione francese di ’Ciao’, ’Il mago pipo-pò’, ’Amamus Deus’, ’Unknown love’, ’Sicilia’ e ’Campione di Swing’. Ovviamente la curiosità è tutta riservata per Starter, brano risalente al periodo della tour neè ’Work in progress’ insieme a Francesco De Gregori. E’ una delle tracce rimasti in naftalina mentre stava preparando il suo progetto successivo,che doveva essere realizzato tra il 2010 e il 2011, poi non portato a termine probabilmente per via dell’aggravarsi delle condizioni del cantante. La struttura dell’arrangiamento era già stata preparata, Tullio Ferro hapoi contribuito mettendovi il finale con l’ingresso di un assolo di sax baritono.