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Stato d’emergenza ciao ciao! Da domani si volta pagina: molte misure ci lasciano ed il green pass ‘peserà’ meno. Ecco cosa cambia

Premesso che, vista l’aria che tira, continuare ugualmente a mantenere un po’ di cautela e buonsenso di certo non guasta, finalmente, dopo 2 anni di restrizioni, l’asfissiante stato di emergenza ci lascia.

Tale è il senso di liberazione che pervade milioni di persone in tutto il Paese che, vista la l’incidenza temporale (I° aprile), più di qualcuno sulle prime ha addirittura temuto a un ‘pesce d’aprile’!

Invece è proprio così, oggi, 31 marzo, è infatti l’ultimo giorno in cui dovremo continuare ad osservare il provvedimento adottato sia dal governo/i Conte,  e poi Draghi. Ma in sostanza, cosa cambierà? Andiamo a vedere tutte le situazioni di scena quotidiana coinvolte, chiarendo però che non si tratta di una sorta ‘libera tutti’, ma di un fortissimo allentamento rispetto alle rigide norme che hanno scandito questa interminabile pandemia.

Vaccino obbligatorio per i lavoratori over 50: Dunque finalmente da domani dipendenti e lavoratori  over 50, per portare il pane a casa non saranno più obbligati a dover esibire il tanto discusso green pass rafforzato. Fino al 30 aprile basterà infatti essere in possesso del green pass base. Finisce quindi l’incubo di poter andare incontro alla sospensione dal posto di lavoro, con la conseguente perdita dello stipendio. Ricordiamo però che, fino al 15 giugno.

Esclusi anche quanti annoverati nella scuola, nel comparto sicurezza, nelle forze dell’ordine (comunque risultanti ‘vaccinatili’ fino al 15 giugno), chi invece continuerà a rischiare lavoro e stipendio fino al 31 dicembre, è il personale sanitario, ovvero: i lavoratori delle strutture ospedaliere e quelli delle Rsa.

Comparto scolastico, ecco le novità da domani: Intanto, si è raccomandato il ministero dell’Istruzione, ogni settore del sistema educativo – scolastico o formativo che sia – dovrà continuare a rispettare l’obbligo di utilizzo di mascherine di tipo chirurgico (o di maggiore efficacia protettiva). Un obbligo dal quale sono però esclusi i bimbi fino ai sei anni di età, e tutti i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso delle mascherine.

Attenzione perché la mascherina bisogna continuare ad indossarla anche sui mezzi di trasporto e sui mezzi di trasporto scolastici (in quest’ultimo caso, fino al 30 aprile, ci si riferisce alla Ffp2). Ovviamente la mascherina non va indossata durante le attività sportive, dove però viene raccomandato il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, a men che, le condizioni strutturali-logistiche degli edifici non lo consentano.

Ovviamente progenie invece il divieto di accedere o permanere nei locali scolastici se si è positivi al Covid, o nel caso in cui si presenti una sintomatologia respiratoria, ed una temperatura corporea superiore ai 37,5°.

Inoltre, fino al 30 aprile, sarà possibile accedere alle istituzioni scolastiche, esibendo il green pass ‘base’ (vaccinazione, guarigione o test).

Infine, sono consentite uscite didattiche e viaggi d’istruzione, compresa la partecipazione a manifestazioni sportive.

Gestione dei casi di positività nelle strutture scolastiche: Per quel che riguarda invece la gestione dei casi di positività, vi sono diversi comportamenti in base all’età del scolaro od alunno.

Nelle scuole dell’infanzia, così come nei servizi educativi per l’infanzia, in presenza di almeno quattro casi di positività nella stessa sezione/gruppo classe, le attività portano proseguire in presenza anche per docenti ed educatori, nonché per le bambine e i bambini che abbiano superato i sei anni, è previsto l’utilizzo delle mascherine Ffp2 per dieci giorni dall’ultimo contatto con il soggetto positivo. Qualora compaiano dei sintomi ‘sospetti’, diviene d’obbligo effettuare un test antigenico (rapido o autosomministrato), o un test molecolare. Qualora si risulti sintomatici, il test va ripetuto al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto. In questo caso l’esito negativo del test è attestato con autocertificazione.

Anche per le scuole primaria, secondaria di primo grado, secondaria di secondo grado e sistema di istruzione e formazione professionale, davanti ad almeno quattro casi di positività tra le alunne e gli alunni, le attività proseguono in presenza e per i docenti e gli studenti che abbiano superato i sei anni di età è previsto l’utilizzo delle mascherine Ffp2 per dieci giorni dall’ultimo contatto con il soggetto positivo. In caso di comparsa di sintomi, la procedura uguale a quella sopracitata.

Infine, per quanto concerne invece la didattica digitale integrata, le alunne e gli alunni delle scuole primarie, secondarie di primo grado, secondarie di secondo grado e del sistema di istruzione e formazione professionale, messi in isolamento per infezione da Covid, questi (su richiesta delle famiglie o dell’alunno maggiorenne accompagnata da specifica certificazione medica che ne attesti le condizioni di salute), potranno ugualmente seguire l’attività scolastica, ma in modalità Dad. Per la riammissione in classe occorre dimostrare di aver effettuato un test antigenico rapido o molecolare con esito negativo.

Personale scolastico e vaccinazione: Sempre nell’ambito dell’istruzione, per tutto il personale scolastico fino al 15 giugno resta l’obbligo vaccinale. Come si legge nel decreto pubblicato, ‘la vaccinazione costituisce requisito essenziale per lo svolgimento delle attività didattiche a contatto con gli alunni’. E laddove non risulti l’effettuazione della vaccinazione – o la presentazione della richiesta di vaccinazione nelle modalità stabilite nell’ambito della campagna vaccinale in atto – il personale docente ed educativo sarà invitato a produrre, entro 5 giorni, la documentazione comprovante “l’effettuazione della vaccinazione oppure l’attestazione relativa all’omissione o al differimento della stessa, ovvero la presentazione della richiesta di vaccinazione da eseguirsi in un termine non superiore a venti giorni dalla ricezione dell’invito, o comunque l’insussistenza dei presupposti per l’obbligo vaccinale”.

Attenzione perché, in caso di mancata presentazione della documentazione, e di inosservanza dell’obbligo vaccinale, il personale docente ed educativo non adempiente sarà utilizzato in attività di supporto all’istituzione scolastica. In poche parole: non andrà in classe.

Infine, ricorda ancora il ministero dell’Istruzione, ‘Riguardo alle risorse per l’emergenza con il decreto legge pubblicato lo scorso 21 marzo, sono stati previsti 30 milioni da destinare alle scuole per proseguire con l’acquisto di mascherine e materiale per l’igiene, materiali di consumo legati all’emergenza. L’organico per l’emergenza viene prorogato, in base al decreto legge pubblicato lo scorso 21 marzo 2022, fino alla fine delle lezioni, ovvero non oltre il 15 giugno 2022, salvo che per le scuole dell’infanzia statali nelle quali il termine è prorogato fino e non oltre il 30 giugno 2022’.

Trasporto pubblico, cosa cambia da domani: Intanto… ‘ciao ciao green pass’, però da domani per spostarsi su mezzi pubblici del trasporto locale – e fino alla fine del prossimo mese – per viaggiare a bordo di bus, tram e metropolitane – non si potrà fare a meno delle mascherine FFp2. Diversamente, per quanto riguarda invece i mezzi a lunga percorrenza (treni, navi, aerei), viene richiesto il green pass base, e l’obbligo di indossare la Ffp2.

Uffici pubblici  e negozi: Da domani addio al Green pass (né super e né base), per poter accedere in banca, alle poste o negli uffici pubblici. Idem per i negozi ed i centri commerciali, dove il certificato verde non sarà più richiesto. Tuttavia, sia negli esercizi commerciali che negli uffici pubblici basterà indossare la mascherina chirurgica.

Bar, ristoranti ed alberghi: Grazie ad un tampone che dura 48 ore (quindi Parma di green pass ‘base’), da domani nei bar e nei ristoranti si potrà consumare al chiuso, al banco o seduti al tavolino.DStesso iter per consumare anche all’interno delle mense mentre, non occorrerà nemmeno il green pass base, per sedersi ai tavolini all’aperto sia dei bar che dei ristoranti. Nessun obbligo di green pass invece negli alberghi e nelle altre strutture ricettive.

Cinema, teatri, musei e concerti Musei: Finalmente da domani anche per i luoghi di cultura e dello spettacolo si cambia musica. Almeno fino al 30 aprile infatti, diversamente da quelli al chiuso, per gli spettacoli all’aperto non sarà più necessario dover esibire il Super green pass. Diverse, invece, le regole per quelli al chiuso.

Niente gran pass – ne super e ne base – anche per accedere ai musei, nei parchi archeologici, alle mostre, negli archivi, nelle biblioteche, così come in tutti gli altri luoghi della cultura.

Persiste però l’obbligo di utilizzo delle mascherine chirurgiche.

Attenzione però, fino al 30 aprile, perché per i cinema, i teatri e i concerti che si svolgono al chiuso, resta l’obbligo di esibire il green pass rafforzato, e quello di indossare le mascherine FFP2.

Infine, sempre fino al 30 aprile, obbligo del cosiddetto green pass base e l’obbligo di indossare le mascherine FFP2, per la partecipazione agli spettacoli che si svolgono all’aperto

Feste private, discoteche e locali da ballo: Anche se per feste ‘private’ (come i matrimoni, le lauree, i compleanni, le comunioni, ecc.), tutti i partecipanti dovranno indistintamente essere in possesso del Super green pass.

Per quel che riguarda infine le discoteche ed i locali da ballo, finalmente possono tornare a capienza piena tutavia, per i fruitori rimane l’obbligo del Super green pass  e della mascherina (basta anche quella chirurgica), che è possibile togliersi soltanto per ballare.

Piscine e palestre: Niente da fare: ancora fino al 30 aprile, per poter accedere nelle piscine e nelle palestre, bisognerà essere ancora in possesso del Super green pass.

Stadi ed impianti sportivi: Intanto da oggi, sia al chiuso che all’aperto, torna al 100% la capienza degli stadi e degli impianti sportivi.

Per poter andare allo stadio basterà il Green pass base. Negli impianti sportivi, in caso di eventi al chiuso, resta invece l’obbligo di Super green pass, oltre che l’uso della mascherina Ffp2.

Max