Strage Viareggio, chiesti 15 anni a Moretti

    Strage di Viareggio, Moretti rinuncia alla prescrizione. In appello chiesti 15 anni e 6 mesi per l’ex ad di FS. “Lo faccio per rispetto alle vittime e perché mi ritengo innocente”, dichiara.
    La vicenda, come è noto, riguarda gli imputati del processo sull’incidente ferroviario del 29 giugno 2009 che provocò 32 vittime.
    Mauro Moretti è l’ex ad di Fs italiane ed ha deciso di rinunciare alla prescrizione per i reati di incendio e lesioni nel processo di appello per la strage ferroviaria del 29 giugno 2009 che a Viareggio provocò 32 vittime.
    Come è noto la procura generale di Firenze ha chiesto per Moretti 15 anni e 6 mesi di carcere, scontati di 6 mesi per la prescrizione dei due reati. Dopo le richieste, Moretti havoluto parlare: “Sono parecchi anni che si discute in merito alla prescrizione, sono stato spesso portato a bersaglio,per la prescrizione per i gravi fatti di Viareggio. Rinuncio alla prescrizione non tanto per polemica alla discussione ma per rispetto alle vittime, ai familiari delle vittime e al loro dolore. Lo faccio perché ritengo di essere innocente”.
    Moretti è già stato ritenuto colpevole in primo grado con la condanna a 7 anni, mentre il pm ne aveva chiesti 16. L’ex ad Moretti mentre usciva dell’aula della Corte d’Appello è stato avvicinato da alcuni familiari delle vittime, che hanno gridato: “Pulisciti la bocca prima di parlare di noi”.
    Le altre richieste del pg Luciana Piras e del pm di Lucca Salvatore Giannino: condanne per Vincenzo Soprano, ex ad di Trenitalia a 7 anni e 6 mesi di carcere e di Mario Michele Elia, ex ad di Rfi, a 14 anni e 6 mesi. In primo grado, dopo 140 udienze, furono condannati 23 dei 33 imputati. Il processo d’appello è iniziato a novembre.
    La strage si era verificata nella notte del 29 giugno 2009 a Viareggio. Prima della mezzanotte un convoglio che trasportava gas propano liquido verso a Gricignano, a Caserta, deragliò all’altezza della stazione di Viareggio mentre viaggiava 90 chilometri orari a causa della rottura di un assile (un fusto di acciaio di collegamento tra due ruote sotto a una cisterna). Il treno era ancora in corsa e ci verificò la fuoriuscita del gpl. Un incendio esplosivo tipico di questo liquido avvolse le vie accanto alla stazione, uccidendo le persone nelle loro case o mentre erano per strada.