SULLA MENINGITE C C’È UN ALLARME INGIUSTIFICATO’, ATTRAVERSO UNA NOTA IL MINISTERO DELLA SALUTE SPIEGA PERCHÉ NON C’È DA AVERE PAURA: 36 MORTI IN 4 ANNI

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    C’è poco da nasconderlo, l’Italia ha paura dei continui casi di meningite che continuano ad essere diagnosticati nelle nostre città. Una preoccupazione diffusa che ha indotto il ministero della Salute a pronunciarsi in merito all’eccessivo allarmismo che gli esperti giudicano “ingiustificato”. “Per quanto riguarda il meningococco di tipo C, il più letale – spiega attraverso una nota il ministero – le cifre dicono che ha causato 36 decessi negli ultimi quattro anni , in una popolazione di quasi 65 milioni di persone. Considerando tutti i ceppi di meningococco che danno la meningite, non si supera il 10% della letalità, anche in questo caso con 711 casi nel quadriennio (178 nel 2016) e 77 decessi registrati complessivamente (17 nel 2016). Se consideriamo l’intero quadriennio analizzato (dal 2013 al 2016), abbiamo 629 decessi per meningite da qualsiasi causa, a fronte di 6.786 pazienti diagnosticati. Per dare un’idea comparativa, i decessi da incidente stradale nel nostro Paese sono stati 3.419 solo nell’anno 2015”. Guardando al 2016, i casi di meningite segnalati sono stati 178 con un’incidenza “in lieve aumento rispetto al triennio 2012-14, ma in diminuzione rispetto al 2015. Ciò è dovuto – spiegano ancora dal ministero della Salute – alla presenza in Toscana di una trasmissione più elevata che nel resto d’Italia, dove, invece, la situazione è costante, soprattutto per quanto riguarda l’infezione da meningococco di tipo C negli adulti, già notata nel corso del 2014. Al momento non esiste alcuna situazione epidemica – tengono a sottolineare dal ministero – la circolazione dei germi che causano la malattia è nella norma attesa in linea coi numeri degli ultimi anni”. E dunque semmai qualcuno vuol vedere un’escalation in virtù della frequenza degli ultimi casi registrati, la nota, cifre alla mano, spiega perché non è così: “Il numero totale dei casi di meningite, dovuti anche agli altri germi, è passato da 1.479 nel 2014, a 1.815 nel 2015 e a 1.376 nel 2016, quindi con una discreta diminuzione rispetto al biennio passato. Per esempio, si sono verificati 940 casi di meningite da pneumococco nel 2016 (rispetto ai 1256 casi del 2015) e 80 da emofilo (rispetto ai 131 del 2015): come si vede una tendenza in diminuzione. Non si intende certamente minimizzare la gravità, spesso, della patologia, ma semplicemente riportare la questione entro i parametri della documentazione oggettiva”.