Home ATTUALITÀ Super green pass, da tabaccherie a edicole: ecco dove non serve

    Super green pass, da tabaccherie a edicole: ecco dove non serve

    Super green pass quasi sempre obbligatorio in Italia, ma non ovunque. Alcune delle categorie che rientreranno nel Dpcm in stesura – legato all’ultimo decreto che ha introdotto la settimana scorsa l’obbligo vaccinale per gli over 50 – sono infatti realtà in cui non sarà richiesto il certificato verde ‘rafforzato’ (quello che possono esibire i vaccinati o guariti da Covid), ma per le quali basterà l’esito di un tampone negativo, dunque il passaporto vaccinale di base, per poter accedervi. Tra queste, negozi alimentari, tabacchi, supermercati – esclusi naturalmente i centri commerciali – le edicole. E ancora lo studio del medico, ma anche quello del veterinario, le caserme dove poter sporgere denuncia se si è vittime di un reato. 

    Il Dpcm, riferiscono fonti di governo, dovrebbe essere pronto entro le prossime 24 ore. 

    DOVE SERVE 

    Dal 10 gennaio si è intanto allungata la lista dei luoghi dove non basta più il certificato verde base (che si ottiene anche con tampone) ma serve quello rafforzato, rilasciato solo a chi è vaccinato o guarito dal covid. Trasporti e mezzi pubblici, ma anche alberghi, ristoranti all’aperto, piscine, piste da sci e stadi: sono entrate in vigore le nuove misure decise con il decreto legge del 29 dicembre. 

    Il Super green pass è richiesto in zona bianca, gialla e arancione per accedere ad attività e servizi. Fino al 31 marzo 2022 (fine dello stato d’emergenza) l’uso della certificazione rafforzata è esteso anche alla ristorazione al banco nei locali al chiuso. A partire da oggi, lunedì 10 gennaio, fino al 31 marzo 2022, è esteso anche alle seguenti attività: 

    – al chiuso per piscine, palestre e sport di squadra; 

    – musei e mostre (a oggi, l’accesso a questi luoghi è consentito con il Green Pass base in zona bianca e gialla); 

    – al chiuso per i centri benessere; centri termali (salvo che per livelli essenziali di assistenza e attività riabilitative o terapeutiche); 

    – parchi tematici e di divertimento; 

    – al chiuso per centri culturali, centri sociali e ricreativi (esclusi i centri educativi per l’infanzia); 

    – sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò. 

    Fino al 31 marzo 2022 i visitatori potranno accedere alle strutture residenziali, socio-assistenziali, socio-sanitarie e hospice soltanto muniti di Green pass rafforzato e test antigenico rapido o molecolare eseguito nelle 48 ore precedenti l’accesso, con esito negativo, oppure vaccinazione con terza dose. 

    COSA CAMBIA DAL 20 GENNAIO 

    L’uso del Green pass base è allargato a coloro che accedono ai servizi alla persona e inoltre a pubblici uffici, servizi postali, bancari e finanziari, attività commerciali fatte salve eccezioni che saranno individuate con atto secondario per assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona, si legge sul sito del governo. Quindi per andare in banca, dal parrucchiere o dall’estetista o nei centri commerciali sarà comunque necessario il Green pass semplice, ovvero l’obbligo – finora non previsto – di essere vaccinati, guariti o in possesso dell’esito di un tampone negativo. 

    SUPER GREEN PASS E LAVORO 

    Il nuovo decreto introduce inoltre l’obbligo vaccinale per tutti coloro che hanno compiuto i 50 anni. Per i lavoratori pubblici e privati con 50 anni di età sarà necessario il Green pass rafforzato per l’accesso ai luoghi di lavoro a partire dal 15 febbraio prossimo fino al 15 giugno 2022. Senza limiti di età, l’obbligo vaccinale è esteso al personale universitario così equiparato a quello scolastico. “L’obbligo non sussiste in caso di accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale o dal medico vaccinatore, nel rispetto delle circolari del Ministero della salute in materia di esenzione dalla vaccinazione anti SARS-CoV-2; in tali casi la vaccinazione può essere omessa o differita. L’avvenuta immunizzazione a seguito di malattia naturale, comprovata dalla notifica effettuata dal medico curante, determina il differimento della vaccinazione”. Chi non è ancora vaccinato dovrà effettuare la prima dose del vaccino entro il 31 gennaio per ottenere un Green Pass rafforzato valido a partire dal 15 febbraio.