Supercoppa, la Juventus punta al primo titolo

    La Juventus è prontissima per la Supercoppa. Per i bianconeri si avvicina la chance di mettere in bacheca un altro titolo, il primo di questa nuova stagione.
    Nella quale, peraltro, la Juventus è particolarmente avviata in modo agevole ad accaparrarsene almeno un altro: il campionato, in fatti, in questa stagione piuttosto in discesa per i bianconeri, la Juventus di CR7 è avviatissima al trionfo vantando da mesi ormai un distacco molto sostanzioso rispetto alla seconda, il Napoli.
    Ora, dunque, per Cristiano Ronaldo e compagni tutte le energie e le attenzioni sono destinate ad esser messe in campo a Gedda per provare a vincere la Supercoppa Italiana. Per la Juventus sarebbe l’ottava, come per il Milan, del resto.
    E proprio l’ex Milan, il tecnico pluri campione dei bianconeri Max Allegri, ha al momento un unico dubbio, in merito alla finale ed alla formazione da schierare. Chi tra Douglas Costa, e Bernardeschi? Sembra che il primo sia in vantaggio per affiancarsi a Dybala e naturalmente Cristiano Ronaldo. Intanto è probabile il rientro di Cancelo sulla fascia estra. A sinistra, come di consueto, ci dovrebbe essere Alex Sandro.
    L’incontro di Supercoppa sarà visibile in diretta tv su Rai1. Allegri non ha ancora chi mettere al posto di Mandzukic. Intanto, in conferenza stampa ha glissato circa una tradizione negativa per lui, che lo vede sempre sconfitto in questo trofeo a differenza di tutte le altre competizioni. Nel merito Allegri è schietto: “E’ difficile farsi un’idea, in fondo abbiamo perso due finali ai rigori e una al 93’. Spero che domani sia una partita diversa, ma per fare in modo che lo sia bisogna fare una bella prestazione, perché i 22 punti di differenza che ci sono in campionato si azzerano. Le partite secche dove non hai possibilità di replica devi giocarle in maniere differente. Questa gara e quella di Coppa Italia con l’Atalanta ci serviranno in vista degli ottavi di Champions”.
    Alcuni dei problemi potrebbero venire dai trenta gradi escursione termica o il fatto che il Milan sia arrivato 36 ore prima. “Un giorno di adattamento in più cambia poco o niente.”, glissa Allegri.