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Tecnologia e Business – Il mercato della ‘creator economy’ e spunta blu sui social: è davvero così importante averla?

Oggi il mercato della creator economy continua a crescere in modo esponenziale, con oltre 300 milioni di figure in tutto il mondo che generano un fatturato aggregato di oltre 100 miliardi di dollari, secondo una recente ricerca di Neoreach. In Italia, questo settore genera introiti per 1,5 miliardi di euro, grazie ai 350.000 content creator attivi, secondo una stima di Assoinfluencer. Entrambi i dati evidenziano una crescita del +20% anno su anno, e questo fenomeno è collegato al proliferare delle richieste di profili verificati sui social media.

‘Creator economy’ e spunta blu, l’esperto: “Un simbolo riconosciuto universalmente, che conferisce un senso di autenticità e autorevolezza agli utenti, in un contesto in cui i profili fake sono all’ordine del giorno”

In questo contesto, la spunta blu sui social ha assunto un ruolo sempre più chiave, con una vera e propria rincorsa per ottenerla; Ale Lorenzi, media buyer e consulente con clienti tra Europa, Stati Uniti ed Emirati Arabi, spiega che la spunta blu “è indubbiamente un simbolo riconosciuto universalmente, che conferisce un senso di autenticità e autorevolezza agli utenti, in un contesto in cui i profili fake sono all’ordine del giorno”.

Tuttavia, l’esperto sottolinea che, sebbene la spunta blu possa offrire vantaggi in termini di visibilità e reputazione online, “non risulta così indispensabile per avere successo sui social media. Con la giusta comunicazione e strategia di contenuti, è comunque possibile acquisire follower e vendere attraverso i social media – rassicura Lorenzi -. La spunta blu, in definitiva, ha assunto oggi un significato più ampio agli occhi degli utenti, rappresentando in particolar modo popolarità e riconoscimento”.

‘Creator economy’ e spunta blu, l’esperto: “Ciò che conta più di tutto è concentrarsi sulla creazione di contenuti di qualità, sull’interazione con il pubblico e sull’instaurare relazioni autentiche”

Mentre l’ottenimento della spunta blu può essere desiderabile per molti utenti, Ale Lorenzi avverte come ricorrere a vie non ufficiali per ottenerla sia altamente sconsigliabile. “Esistono procedure ufficiali attraverso le quali è possibile richiederla: è necessario compilare un modulo e rispettare le linee guida e i termini stabiliti dall’azienda. Tuttavia, è importante ricordare che la spunta blu non garantisce l’autenticità o il riconoscimento effettivo di una persona o un marchio. Per questa ragione – rimarca l’esperto –  ciò che conta più di tutto è concentrarsi sulla creazione di contenuti di qualità, sull’interazione con il pubblico e sull’instaurare relazioni autentiche. Sono questi i tre elementi che contribuiscono in modo significativo al successo sui social media. E proprio in questa direzione, le ultime tendenze dagli States ci forniscono 4 tips efficaci da seguire: il primo riguarda conoscere in profondità il proprio cliente tipo, non limitandosi a un’analisi superficiale dei suoi interessi. Il secondo riguarda la capacità d’informare ed è strettamente legato al terzo tip che è saper intrattenere il proprio target. Oggi più che mai le persone sono alla ricerca di contenuti di valore, realizzati in modo preciso e affidabile, ma in chiave soft”

Infine, conclude il media buyer, “L’ultimo aspetto da non sottovalutare è di legare tutti e 3 gli elementi appena descritti a un trend del momento, essere sempre aggiornati sulle ultime tendenze è certamente un fatto molto apprezzato”.

Max