Terremoto Ravenna: chiusura scuole in via cautelativa

    Dopo le scosse di terremoto a Ravenna avvertite intorno alla mezzanotte, prevista la chiusura delle scuole in via cautelativa. Da questo punto di vista la decisione di prevenire possibili spiacevoli conseguenze dopo il terremoto che nelle scorse ora ha scosso la terra nel ravennate rende merito alle autorità territoriali. Per fortuna però il terremoto a Ravenna pari a una magnitudo di 4.6 oltre ad aver generato panico ed essersi sentito pure nelle Marche e nel Veneto non ha causato gravi danni.
    Il sisma si è sentito intorno alla mezzanotte. L’epicentro 11 chilometri a est di Ravenna. Subito dopo il terremoto a Ravenna il sindaco ha dichiarato la messa in moto di tutta una serie di «controlli negli edifici e scuole chiuse»
    Il Comune di Cervia ha aderito alla scelte e, in via cautelativa, ha autorizzato immediati sopralluoghi in tutte le scuole comunali. In tutto quanto il territorio inoltre poi la Protezione civile è già mobilitata per analizzare le possibili conseguenze, le ipotetiche reiterazioni e l’evolversi della vicenda. Il terremoto è arrivato in una zona definita infatti ad alta pericolosità sismica, secondo quanto chiarivo dall’istituto dell’Ingv. La sismicità storica dell’area non segnala tuttavia degli eventi significativi presso l’area laddove si è poi vista la scossa, ma intorno sono diversi i casi di terremoti superiori a magnitudo 5. La massima intensità storica, pari al settimo-ottavo grado, si è avuta in occasione del terremoto del 22 giugno del 1620.
    Per questo, quindi, tutte le scuole resteranno chiuse martedì mattina a Ravenna: «A seguito della forte scossa di terremoto che ha coinvolto il nostro territorio — si legge in una nota del Comune — è in corso alla Centrale della Polizia Municipale il Centro operativo comunale, la struttura di cui si avvale il sindaco in qualità di autorità comunale di protezione civile per la direzione ed il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza, con lo scopo di attivare le prime attività di protezione civile e fronteggiare l’emergenza. Sono in corso verifiche strutturali sulle situazioni segnalate. Stante l’entità dell’evento sismico, che risulta il maggiore in termine di intensità registrato negli ultimi trent’anni, in maniera precauzionale domani verranno chiuse tutte le scuole di ogni ordine e grado, dai nidi all’università. Nel corso della giornata verranno effettuati controlli su tutti i circa 90 plessi del nostro comune».