Tmb Salario, 3° Municipio: bomba ecologica, salute a rischio

    E’ passato ormai un mese dal rovinoso incendio che ha colpito l’ex TMB Salario, e la situazione rimane altamente preoccupante. Il sito di Ama che insiste lungo la Salaria è infatti al centro delle preoccupazioni dei residenti che, dopo il disastro e le promesse di chiusura definitiva lanciate dal Campidoglio, rivendicano risposte certe per il futuro, dopo che per sette lunghi anni i maleodoranti miasmi provenienti dal sito hanno già condizionato troppo le loro vite.

    Il terzo Municipio torna a far sentire la propria voce mediante il suo presidente: “L’ex Tmb Salario è una vera bomba ecologica – ha dichiarato Giovanni Caudo. “Siamo in presenza di una montagna di rifiuti in decomposizione, con la frazione organica in piena fermentazione, una discarica abbandonata in un’area urbana di Roma, una cosa molto pericolosa”. Un allarme vero e proprio lanciato dal presidente del terzo municipio, in merito alla situazione al Tmb Salario devastato lo scorso 11 dicembre dal violento incendio che ne ha causato la chiusura. “Quello che sta accadendo è irresponsabile – ha attaccato l’ex assessore urbanistico della Capitale – circa un mese dopo l’incendio il sindaco Raggi non ha mai controllato la situazione qui, non ha mai ritenuto opportuno dare comunicazioni o informazioni ai cittadini del territorio su quanto accaduto, tutto ciò deve essere fortemente denunciato”.

    “Ciò che era necessario – conclude Caudo – era una unità di crisi per iniziare una bonifica e per proteggere il sito. Ora invece è a rischio la salute dei cittadini: anche per questo motivo, il 15 gennaio dedicheremo l’intera giornata al futuro dell’area”.

    Nel frattempo, i comitati dei residenti di Villa Spada, Salario, Serpentara e Colle Fidene hanno ribadito che nella zona persiste l’odore di bruciato. Maria Teresa Maccarrone parla a nome dei comitati: “L’impianto dovrebbe essere dismesso e l’area bonificata, anche nei mezzi di transito Tmb dell’Ama che entrano carichi di rifiuti”.

    Anche Legambiente è ritornata sul problema dei rifiuti a Roma, denunciando che “la raccolta differenziata è ancora al 44,3% nella prima metà del 2018, stessi dati del 2017”. Alcuni esponenti di Forza Italia hanno protestato sotto l’ufficio di Ama: “I cittadini pagano la più alta tassa sui rifiuti in Italia, chiediamo le dimissioni dell’assessore Montanari”. In attesa dell’incontro al Ministero dell’Ambiente in programma per la prossima settimana con il sindaco Virginia Raggi, il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, ha chiarito: “A Roma, una discarica è necessaria”.