TORTOSA SOSPESO DAL SERVIZIO, ALFANO: “ABBIAMO FATTO LA COSA GIUSTA” di Simone Lorusso

     

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    Fabio Tortosa era tra gli 80 componenti del VII Nucleo sperimentale che irruppero nella scuola Diaz di Genova, picchiando un gruppo di giovani manifestanti, in quel rovente 20 luglio del 2001. E’ lui stesso a riferirlo, con stentato orgoglio, sulla sua pagina Facebook, proprio poche ore dopo la sentenza della Corte di Strasburgo che ha definito “tortura” l’azione dei poliziotti in quei giorni concitati del G8, giorni in cui perse la vita anche Carlo Giuliani. “Io ci rientrerei mille e mille volte”. L’agghiacciante dichiarazione ha in poco tempo fatto il giro dei social network tanto da far nascere una pagina, “Fabio Tortosa fuori dalle forze dell’ordine”, che ha raggiunto in poche ore oltre 7mila likes e che ora minaccia una petizione proprio per allontanarlo dalla Polizia di Stato. In realtà le parole, seppur scritte, hanno risuonato anche nell’ufficio di Alessandro Pansa, capo della Polizia, che ha deciso di sospendere dal servizio Tortosa, a partire da questa mattina. Sorte peggiore è toccata, invece, al dirigente del Reparto Mobile di Cagliari, Antonio Adornato, reo di aver messo “mi piace” al post di Tortosa. Atto che gli è costato la rimozione dal ruolo. “Oggi”- ha sottolineato Pansa- “i Reparti Mobili sono diversi e se c’è qualcuno che sbaglia, sbaglia lui e verrà sanzionato”. Sanzione che ha colpito, dunque, Tortosa nonostante le scuse subito chieste al padre di Carlo Giuliani, soprattutto riguardante un suo commento sempre su Facebook che recitava “Carlo Giuliani fa schifo e fa schifo anche ai vermi sottoterra”. Al padre di Giuliani, Giuliano, queste però non sono bastate e ha richiesto, tramite una lettera, un intervento al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, affinché ci sia una voce ufficiale di Stato che si scusi delle parole pronunciate da un suo agente. Agente, certo, ma anche “servitore”, secondo quanto dichiarato proprio dallo stesso Tortosa, che rifiuta l’etichetta di torturatore e dice di aver soltanto eseguito gli ordini. Vicenda, questa, che rimane ancora avvolta nel dubbio e, soprattutto, impunita, dato che Canterini, a capo del VII Nucleo sperimentale, e gli altri dirigenti sono stati prosciolti dalla Cassazione per prescrizione, nonostante un ruolo “non marginale” nella “macelleria messicana” di quella notte, come definita dal vice questore dell’epoca Michelangelo Fournier. Intanto, mentre il premier Renzi denuncia proprio la mancata chiarezza della vicenda, ancora sui social network arriva il commento del ministro dell’Interno Angelino Alfano che ha così twittato: “Tortosa sospeso dal servizio. Bene decisione della polizia. Abbiamo fatto il giusto e lo abbiamo fatto presto”.