Un tour accademico, sei atenei analizzano Jovanotti

    ’’Ho preso il treno del lavoro a 18 anni, mi ero appena iscritto all’università ma non ho fatto mai un esame perché non potevo perdere quel treno. Ma credo in voi. Perché credo che siate la nuova generazione in un mondo che ha una possibilità di sviluppo e di cambiamento che non può che rendere la vostra partecipazione al mondo entusiasmante’’. Aggiungendo poi di esser convinto che ’’talento e vocazione vanno a braccetto e non vanno sottovalutate’’, stamane un emozionato Jovanotti ha preso posto tra gli studenti per assistere agli esiti delle analisi e degli approfondimenti, che gli studenti – e docenti – di sei atenei milanesi hanno riservato al suo innovativo progetto itinerante, il Jova Beach Party, del quale l’artista aveva premesso loro: ’’Non esiste una mappa del lo costruiremo insieme con l’entusiasmo di chi ama le invenzioni’’. 
    Così, intorno a questo variegato ed esplosivo tour, che partirà da Lignano Sabbiadoro il prossimo 6 luglio per poi visitare altre 17 località marittime italiane, si sono messe al lavoro il Politecnico, l’università Statale, Bicocca, Bocconi, Cattolica e lo Iulm.
    ’’Ho accettato entusiasta e incuriosito la proposta delle università milanesi che hanno voluto raccontare il Jova Beach Party – ha subito pèremesso Jovanotti – Solo immaginare di cantare e di ballare con la gente e con i piedi nell’acqua mi rende felice, stiamo provando a fare qualcosa di nuovo che non è mai stato fatto. Ed è per questo che non c’è una mappa, perché il Jova Beach Party lo costruiremo insieme con l’entusiasmo di chi ama le invenzioni’’.
    Così, nell’Aula Magna della Statale, che ho ospitato il sunto dei vari studi condotti, oltre alla matrice ‘spettacolare’ – e naturalmente economicamente interessante – che caratterizza l’evento, gli studenti ne hanno tracciato un attento studio che non esclude allo stesso tempo temi come la filosofia, l’ingegneria, il marketing e la comunicazione.
    Nel corso degli interventi, il docente di Marketing dello Iulm, Francesco Massara, ha sottolineato che ’Il Marketing delle esperienze e il valore del brand Jovanotti ha messo in evidenza che ’’In questo progetto non c’è costruzione del personaggio, con Jovanotti siamo davanti a una forma di marketing diverso. Basta analizzare i testi delle sue canzoni per accorgersi della sua spontaneità’’.
    Secondo il professore di Operations Management del Politecnico, Marco Taisch, ’’L’ingegneria è ciò che rende realizzabile una visione e ciò che permette alle sfide di essere colte e di essere superate -ha detto durante il proprio intervento. Quest’anno ricordiamo i cinquant’anni dallo sbarco dell’uomo sulla luna. Quello che è stato per secoli un sogno, con John Fitzgerald Kennedy diventa una visione. Penso al Jova Beach Party come alla Luna di Lorenzo. E sarà per voi come 15 sbarchi sulla luna. Non solo sfida artistica ma logistica e organizzativa. Ci vuole coraggio per assumersi il rischio di questa nuova visione’’. 
    ‘Rumore di sale’’ è invece il titolo della relazione del docente di Filosofia e Teoria dei linguaggi de La Statale, Andrea Borghini, che ha voluto sottolineare il ’’divertimento collettivo e organizzato. Il tour permetterà anche di di-vertere le regole sociali e le invisibili strutture sociali della nostra società. Così il divertimento potrà arrivare dove il piacere e lo svago non arrivano’’.
    Coordinatrice del master in Green Management della Bocconi, con ‘Divertimento e responsabilità ambientale’, Valentina Perissinotto ha invece esaltato il progetto del cantante definendolo ‘virtuoso’’, ’’Il modello Jova Beach Tour è un’idea semplice ed estremamente bella nella sua semplicità. Ogni tappa è diversa e ogni party sarà unico, ma c’è un fil rouge comune: il rispetto della natura stessa’’. 
    Particolarmente interessante anche l’analisi di Fausto Colombo, della Cattolica (dipartimento di scienze della comunicazione e dello spettacolo), che ha parlato della ’matita della musica. Ridisegnare la spiaggia fa intrattenimento e rito’ perché dalla sua analisi il punto di forza del progetto di Jovanotti è la condivisione: ’’Trasformare la spiaggia-confine con la musica significa riempirla di contenuti che trasformano il confine in un luogo di incontro e di scambio anziché in una barriera,e di questo c’è un grande bisogno oggi’’. 
    Infine, lo stimato biologo (e profesore di ecologia), che da MaRhe dirige il centro di ricerca della Bicocca alle Maldive, Paolo Galli, ha presentato il ’Dialogo con il mare’, invitando Jovanotti presso il laboratorio ne el mezzo dell’Oceano Indiano, dove gli ha addirittura dedicato una manta di sua scoperta: ’’una manta Jova. Ma anche un punto sulla cartina dei mari maldiviani per segnalare il Manta Jova Point, il punto dove le mante vanno a danzare’’. Scusate se è poco…
    M.