USA – DOPO LA TERZA NOTTE DI PROTESTE E DISORDINI, IL SINDACO DI CHARLOTTE PROCLAMA IL COPRIFUOCO. CAOS DOPO LA MORTE DEL MANIFESTANTE: LA POLIZIA NON SIAMO STATI NOI

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    “Il coprifuoco sarà in vigore tutti i giorni fino alla fine dello Stato di emergenza o fino ad una revoca ufficiale”, Jennifer Roberts, sindaco di Charlotte (città del Nord Carolina), ha dovuto decretare il coprifuoco per cercare di contenere l’inarrestabile protesta che da tre giorni ha sconvolto la Città. Poi come se non bastasse, la notte scorsa si è sparsa la voce della morte di Justin Carr, il 26enne ferito da un colpo di arma da fuoco durante gli scontri con la polizia mercoledì notte. I dimostranti, che erano scesi in strada per la morte di un afro uccico erroneamente dagli agenti,  hanno accusato la polizia di aver sparato al giovane, ma le autorità –che stanno indagando – negano e sostengono che a sparare è stato un civile. Tra gli slogan maggiormente gridati dai manifestanti ’Release the tape!’ (’Pubblicate il video’), la richiesta di vedere le dinamiche che hanno portato alla morte di Keith Lamont Scott, l’afroamericano ucciso dalla polizia. Era stato il capo della polizia della città, Kerr Putney, ha dichiarare che non sarebbe stato pubblicato il video che mostra come gli agenti hanno sparato a Scott. Lo stesso Putney ha ammesso che il video non fornisce la prova visiva del fatto che l’uomo fosse armato come invece la polizia continua a sostenere. Ed ora a partire dalla mezzanotte fino alle sei del mattino, guai ad uscire di casa. Vediamo cosa accadrà ancora.

    M.