USA, SVOLTA PARZIALE PER LA COMUNITA’ GAY, CADE IL DIVIETO TOTALE DI DONARE SANGUE – Mara Napoleoni

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    Le autorità sanitarie statunitensi hanno parzialmente revocato il bando che precludeva la donazione di sangue a tutti gli uomini gay e bisessuali.
    La Food and Drugs Administration ha infatti rivisto la sua policy, sostituendo al divieto assoluto un divieto parziale: tutti gli uomini gay e bisessuali che vorranno sottoporsi alla donazione di sangue non dovranno aver avuto rapporti sessuali negli ultimi 12 mesi.
    Peter Marks, numero due del Center for Biologics Evaluation and Reserch della Fda, ha così commentato in una nota: ” Nel rivedere le nostre politiche per contribuire a ridurre i rischi di trasmissione dell’HIV tramite i prodotti di sangue, abbiamo rigorosamente esaminato diverse alternative, e la finestra di attesa di un anno è supportata dalle migliori evidenze scientifiche”.

    Questa decisione ha incontrato non poche critiche da parte della comunità omosessuale, la quale ha definito questa preclusione ancora una volta ’discriminatoria’, in quanto sembra considerare ancora a distanza di trent’anni dall’emanazione del primo divieto assoluto, la trasmissione dell’HIV una piaga inerente alla sola comunità omosessuale.
    Jared Polis, deputato democratico nonchè vicepresidente del Congressional LBGT Equality Caucus, si è pubblicamente schierato contro tale decisione considerando ” ridicolo e contrario alla salute pubblica che un uomo gay, in una relazione monogama, non possa donare il sangue prima dei 12 mesi stabiliti dalla legge, mentre un eterosessuale promiscuo che ha centinaia di partner possa farlo”.

    Il divieto di donare sangue per la comunità omosessuale era iniziato negli ottanta, precisamente nel 1983, quando la Fda, l’ente governativo che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici negli Stati Uniti aveva proclamato il bando a vita per tutti gli omosessuali e bisessuali.
    Allora le conoscenze sul virus dell’ HIV erano troppo poche per il boom di casi che si registrarono apparentemente all’interno della sola comunità omosessuale.
    Questo portò le autorità sanitarie statunitensi a proclamare tutta una serie di divieti rivolti al mondo omosessuale, tra i quali per l’appunto, quello sulla donazione del sangue.

    Con questa ’mezza svolta’ gli Stati Uniti si allineano oggi con quanto stabilito di recente in paesi come Gran Bretagna, Francia, Giappone e Australia. Nonostante ciò, nella maggior parte dei paesi mondiali, 18 appartenenti alla sola UE, il divieto assoluto permane.
    Situazione diversa per l’Italia, paese il nostro che non prevede alcuna preclusione, almeno in materia sanitaria per gli uomini omosessuali, per i quali la donazione di sangue è consentita e le precauzione sono le stesse utilizzate per gli eterosessuali.