VACCINI, DA OGGI SI FA SUL SERIO: IL MINISTERO DELLA SALUTE HA INVIATO UNA CIRCOLARE RIVOLTA ALLE REGIONI E PROVINCE AUTONOME: PIÙ NE SALTI E PIÙ SALE LA MULTA

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    E’ una ‘questione’ viva che continua a veder contrapposte differenti ‘scuole di pensiero’ ma, all’atto pratico, c’è poco da dire: il governo ha emanato – con una solerzia sbalorditiva – precise disposizioni in merito, e non si discute più. Ed ora, attraverso una circolare rivolta alle Regioni e Province autonome, il dicastero della Salute fornisce le prime indicazioni operative da segu:ire, per l’attuazione del decreto legge che ha introdotto l’obbligo delle vaccinazioni per i minori da 0 a 16 anni. Premesso che nella circolare viene ribadito che ribadisce che attraverso il decreto legge si lavora per raggiungere una copertura vaccinale del 95%, così da scongiurare la diffusione delle malattie a rischio epidemico, il ministero rilancia l’importanza della stretta collaborazione tra tutte le componenti dell’amministrazione statale e territoriale – non soltanto quindi il Ssn – per realizzare al meglio l’obbligo vaccinale, garantendo così di conseguenza il bene della tutela della salute, individuale e collettiva. Quindi, così come previsto all’articolo 1, il ministero ricorda che le vaccinazioni per le quali è introdotto l’obbligo sono gratuite, e che riguardano anche i minori stranieri non accompagnati ossia, i minorenni non aventi cittadinanza italiana o dell’Unione europea, ma che per un qualsiasi motivo si trovano nel territorio dello italiano. Ovviamente, perché l’immunizzazione indotta dai vaccini sia efficace nel tempo,l’obbligatorietà è estesa anche ai richiami. Avendo nello specifico un ruolo centrale le Asl, quest’ultime sono chiamate al recupero dei non vaccinati o dei vaccinati parzialmente. Qualora infatti una Asl accerta che un minore tra 0-16 anni non sia stato sottoposto alle vaccinazioni, deve contattare i genitori, o chi ne esercita la responsabilità genitoriale, invitandoli (tramite avviso scritto), a procedere alla vaccinazione. Qualora questi non si presentino, l’Asl provvederà allora tramite una raccomandata AR a sostenere un colloquio pe spiegare le motivazioni della loro scelta. Se nemmeno in seguito all’invio della raccomandata i genitori o tutori del minore omettono di presentarsi, l’Asl contesterà loro formalmente l’inadempimento dell’obbligo vaccinale, avvertendo che qualora non provvedono a far somministrare al minore il vaccino – o la prima dose del ciclo vaccinale – entro il termine fissato, andranno incontro a unasanzione amministrativa pecuniaria da 500 a 7.500 euro (la sanzione è unica, l’importo varierà in base al numero di vaccinazioni omesse). Eviteranno invece le sanzioni i genitori e i tutori che provvedono a far somministrare al minore il vaccinoo la prima dose del ciclo vaccinale, nel termine indicato nell’atto di contestazione.  

    M.