Varata la riforma della Pa: 15mila posti per i giovani. Piu’ controlli sugli appalti

    Il consiglio dei ministri ha varato ieri le nomine dell’Autorita’ anticorruzione. “Noi nel dl prevediamo che all’Anac (Autorita’ nazionale anti corruzione) siano attribuiti non solo i poteri esistenti ma anche a quelli assegnati attualmente all’autorita’ di vigilanza sui servizi pubblici” ha spiegato Renzi. “Funziona cosi’: se si ha la notizia o la valutazione di restrizione della liberta’ personale, in caso di vicenda oscura, l’Anac puo’ segnalarla e puo’ disporre un commissariamento ad hoc non dell’azienda ma di quella parte dell’azienda che svolge il lavoro contestato, nominando uno o piu’ commissari ad hoc e redigendo una contabilita’ separata”. Sul provvedimento che gli attribuisce poteri sugli appalti il presidente dell’Autorita’ anticorruzione, Raffaele Cantone, a Napoli per un convegno, non ha voluto fare commenti. “Siccome le anticipazione non coincidono alle norme specifiche, attendiamo le norme specifiche – ha dichiarato – io non penso di essere candidato ad alcuna missione. Credo che sia molto semplice rivendicare ’mani pulite’ tenendole in tasca. In certe occasioni si deve dare un contributo, facendo presente che nessuno puo’ fare miracoli. Nessuno deve pensare che c’e’ qualcuno in grado di risolvere il problema della corruzione, meno che mai io”. Il consiglio dei ministri di ieri sera ha varato anche il ddl delega per la Pubblica amministrazione” che contiene il grosso delle misure di riforma, tra le quali il dimezzamento del mondo ore dei permessi sindacali. Ci sono poi “norme sul ricambio generazionale che hanno l’obiettivo di creare 15mila posti nella pubblica amministrazione con la modifica dell’istituto di trattenimento in servizio”. Approvato inoltre il dpcm che sblocca i fondi per la scuola. Renzi ha quindi ha elencato altre misure, dall’eliminazione dei diritti di rogito dei segretari comunali a norme sul Formez, e sulle autorita’, sull’incompatibilita’ dei magistrati, sulla riduzione del 50% del diritto camerale. In particolare sui magistrati – ha precisato Renzi – si e’ provveduto a un regime di transizione perche’ gli organi direttivi di tribunali non siano “azzerati dalla sera alla mattina”. Ed ancora – ha elencato Renzi – il processo amministrativo telematico.