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Varianti, nuovi vaccini in arrivo, Magrini (Aifa): “Non sarà una quarta dose, ma un richiamo che auspichiamo annuale”

Sicuramente – per fortuna – non sarà più quel maledetto coronavirus che nel suo primo anno di pandemia, fece una strage, soprattutto di anziani tuttavia, non possiamo non prendere in considerazione il fatto che, in futuro, le varianti rappresenteranno purtroppo una costante.    

Dunque che sia ‘una quarta dose’, o come diavolo dobbiamo chiamarla, quasi la totalità degli scienziati e ricercatori di tutto il mondo (complici i paesi poveri, orfani di un’adeguata assistenza sanitaria), sono concordi che sarà necessario un ‘richiamo’ annuale per prevedere ulteriori danni e disagi.

Magrini (Aifa): “Non sarà una quarta dose, ma un richiamo che auspichiamo annuale”

Una realtà confermata anche da Nicola Magrini, direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) il quale, intervento su Raitre ha affermato che “Non sarà una quarta dose, ma un richiamo che auspichiamo annuale” e non solo: “dovremo forse fraternizzare anche con quello“.

Magrini (Aifa): “La comunità scientifica mondiale ha concordemente visto lo straordinario beneficio dei vaccini”

Su tutto ciò molto andrà ad influire l’immunità dettata dai vaccini, rispetto ai quali, rimarca il direttore dell’Aifa, “il dato è molto a favore, confortante”. Anzi, osserva l’esperto, “L’efficacia di questi vaccini è andata anche meglio del previsto, in quanto sono stati scoperti così in fretta. Il dato degli studi in base ai quali sono stati registrati è stato del 95% di efficacia e che è stato confermato in molti Paesi nel primo trimestre di utilizzo reale. C’è stata poi una lenta graduale perdita di efficacia nel secondo trimestre che ci ha portato all’idea della dose booster che ormai abbiamo ampiamente fatto, anche per una variante che l’ha parzialmente ridotta. Dunque – tiene a precisare Magrini – a livello globale la comunità scientifica, ha concordemente visto lo straordinario beneficio di questi vaccini”.

Magrini (Aifa): “Dal 24 arriverà il Novavax, un vaccino proteico, come quelli antinfluenzali. Sarà una piccola integrazione”

Riguardo poi ai nuovi farmaci presto a disposizione, dunque molto più specifici rispetto alle varianti, il responsabile dell’Aifa cita l’imminente arrivo del ‘vaccino’ statunitense prodotto da Novavax che, annuncia, ”è in arrivo, dovrebbe arrivare il 24 di questo mese e cominciare ad essere disponibile. E’ un vaccino proteico, come quelli antinfluenzali. Sarà una piccola integrazione. Noi abbiamo vaccinato prevalentemente con i due vaccini a mRna su cui non c’è da avere alcun dubbio rispetto al Dna e alle interferenze geniche, genetiche o perfino di fertilità. Questo vaccino dunque, per alcuni che sembrano preferirlo, sarà presto un’opzione per un milione o due di persone che volessero comunque vaccinarsi, perché è importante”.

Magrini (Aifa): “Presto anche il francese Valneva, ancora più classico, inattivato, e forse anche più vecchio come tecnologia”

Infine, giusto per tranquillizzare i più dubbiosi rispetto ai nuovi ritrovati, è in dirittura d’arrivo anche la commercializzazione del vaccino francese della Valneva che, tranquillizza Magrini, “si tratta di un vaccino ancora più classico, inattivato, e forse anche più vecchio come tecnologia, che arriverà più avanti”.

Max